REDAZIONE MASSA CARRARA

La ricetta di Bennati "Rivoluzione al monte Nessuna nuova cava Rivediamo l’estrazione"

L’aspirante sindaca punta a una visione diversa anche per il turismo "Credo sia necessario uscire da un modello esclusivamente balneare. Piano dell’Arenile da rivedere: creeremo maggiori spiagge libere".

La ricetta di Bennati "Rivoluzione al monte Nessuna nuova cava Rivediamo l’estrazione"

Daniela Bennati, candidata sindaca per il Movimento 5 stelle e Unione popolare si concede alle domande de La Nazione, tra una tappa e l’altra del suo taccuino elettorale.

Quale punto del suo programma la differenzia dagli altri candidati e perché?

"Mettere sempre il bene comune come priorità, sarà un piacere prendere decisioni".

Partiamo dal territorio. Il piano dell’arenile è bloccato: cosa terrebbe e cosa cambierebbe di quello fatto? In quali tempi e con quali risorse arriverà a realizzarlo?

"Terrei il Quadro conoscitivo poi cambierei tutto, perché è proprio il concetto di base da cui partire che sarebbe completamente diverso. Certamente aumento vero delle spiagge libere e equo distribuite territorialmente. Le risorse ci sono e per i tempi spererei minori di quelli serviti a Persiani".

Bonifiche: tutti le promettono, nessuno ancora le ha fatte. Come pensa sia possibile arrivare ad una risoluzione? Che quali risorse e tempi?

"Le risorse c’erano grazie all’impegno del Movimento cinque stelle poi sono state perse a causa di inadempienze e lassismi a vari livelli, in particolare la Regione. Mi impegno quindi a non essere come i miei predecessori e a organizzare un’Unità Operativa specifica per monitorare tutte le procedure".

Variante Aurelia: c’è chi dice sì e chi non la vuole. Da che parte sta? E se no: quale alternativapropone?

"Il problema è il transito dei camion da Turano che noi risolveremmo con una semplice ordinanza che li devierà sull’autostrada, a quel punto la variante diventerà inutile, facendo risparmiare 43 milioni di euro".

Montagna: quali progetti concreti per uno sviluppo promesso da tempo?

"Valorizzazione del turismo lento, quindi Parco Apuane, via Vandelli e albergo diffuso unito a piccole attività produttive agroalimentari e artigianali. Ripristino dei servizi essenziali che garantiscano ai residenti una miglior qualità di vita e un minor uso dei mezzi".

Commercio: sì o no nell’area industriale? E quale ricetta per rilanciare l’area?

"L’area industriale deve rimanere tale, incentivi alle attività manifatturiere green, economia circolare e ad alta tecnologia".

Come pensa di risollevare il piccolo commercio e rivitalizzare il centro storico?

"Impedendo l’apertura di nuovi supermercati e sostenendo le piccole attività migliorando il trasporto pubblico, la mobilità alternativa e la disponibilità di parcheggi".

Marmo: quali regole metterà all’attività estrattiva? Come si comporterà con la riapertura prevista delle 7 cave?

"Nessuna apertura di nuove cave e applicazione ferrea delle normative previste dalla legge per la tutela dell’ambiente e delle risorse idriche. Rivisitazione del modello estrattivo".

Qual è la sua ricetta per il turismo?

Uscire dal modello esclusivamente balneare e valorizzazione di tutti i turismi possibili, con particolare attenzione a quello sportivo e culturale. Abbiamo un territorio con potenzialità ancora inespresse".

Emergenza abitativa: quali progetti e con quali fondi l’affronterà?

"Ci sono 104 alloggi inutilizzati perché bisognosi di lavori di ripristino, da subito sistemare quelli con le risorse dell’avanzo di bilancio".

Qual è il primo obiettivo che perseguirà? Come e con quali tempi?

Emetterò subito l’ordinanza di divieto di transito ai mezzi pesanti per Turano e libererò Massa dai camion, migliorando la qualità di vita dei cittadini. Più sicurezza, meno inquinamento, traffico fluido".