La resilienza al clima. Il progetto Score per una mappatura dei cambiamenti

Massa inserita fra le dieci città che fanno parte della rete europea . Un modo per sensibilizzare i cittadini e prevenire alluvioni e mareggiate. Sensori e idrometri forniscono dati per un modello matematico.

La resilienza al clima. Il progetto Score per una mappatura dei cambiamenti

La resilienza al clima. Il progetto Score per una mappatura dei cambiamenti

Sensori, ciottoli intelligenti, centraline per il monitoraggio del clima. Massa è entrata nel network delle città del progetto Score che prevede un controllo continuo e scientifico sul cambiamento climatico nell’ottica di prevenire alluvioni e altri fenomeni. Un’analisi del rischio per individuare soluzioni. I contenuti di Score, che tiene sotto la lente dieci città in Europa, fra cui anche Massa, sono stati illustrati alla platea del Rotary Carrara e Massa da Filippo Giannetti, del dipartimento di Ingegneria dell’informazione dell’Università di Pisa che ha rilevato la centralità della città apuana all’interno del progetto che mira ad aumentare la resilienza delle città costiere europee ai cambiamenti climatici, finanziato con 10 milioni dall’Europa, che conta su 28 partners pubblici e privati e che si snoda su un arco temporale che va dal 2021 al 2025.

"Scopo di Score – ha dichiarato Giannetti – individuare soluzioni all’innalzamento del livello del mare, alle inondazioni alle frane e all’erosione delle coste. La capofila è un’università irlandese, ma c’è una forte componente toscana presente con il Lamma, il Cnr, Progecom e altri. Obiettivo del progetto è definire delle procedure e interazioni tra i soggetti coinvolti per affrontare il problema dell erosione costiera che da noi è particolarmente sentita. Si tratta di laboratori viventi di città costiere dove sono chiamati a interagire la pubblica amministrazione, i cittadini della società civile, la scienza e il mondo dell’impresa. Cost city living lab e una struttura virtuale che si basa sul coinvolgimento delle parti interessate e Massa è l’unica città italiana che fa parte della rete. Ogni città ha le sue caratteristiche e per ogni città ci sono progetti di varie tipologie. Una delle strade verso la soluzione è la citizen science ovvero il coinvolgimento attivo della collettività nella osservazione e raccolta di dati. Il punto debole di questi modelli è che interessano una dimensione molto piccola dove è difficile fare verifiche. Si ricorre quindi ad un software che riproduce una certa area e che ci potrà simulare cosa succederà nel futuro. I modelli sono formule matematiche che riproducono il territorio e i fenomeni che potrebbero colpire ( digital twin). Lo scopo è prevedere i fenomeni climatici e allertare le istituzioni per gli interventi adeguati".

Per la zona di Massa sono stati definiti dei sensori, degli idrometri e telecamere che verifichino la costa oltre che centraline della pioggia che ci dicono cosa succede in aria. Così le zone interessate sono per gli idrometri il fosso del Magliano, fosso Cocombola e fiume Brugiano. Le telecamere invece sono sul torrente Canal Magro, sul torrente Ricortola, alla foce del canale Poveromo e due sulla Torre Fiat: una che guarda il mare e l’altra i monti".

Sensori mobili sono stati installati sui sassi intelligenti che dovranno fotografare cosa succede sulla spiaggia. I sassi presi dall’arenile poi vengono abbandonati sulla battigia per essere raccolti successivamente con le indicazioni che contengono. Al progetto hanno partecipato i ragazzi dell’istituto ’Tacca’ che hanno raccolto i sassi e li hanno dotati di sensori. Tuttavia su 200 ciottoli non ne è stato reperito nemmeno uno a causa di un violento evento di piogge e temporali che li ha fatti sparire. Parliamo dei ciottoli intelligenti, ossia pietre con un sensore che, posizionate in mare, a distanza di tempo riescono a trasmettere i movimenti della costa". I dati finiscono poi all interno di una piattaforma informatica per elaborare poi modelli matematici sui cambiamenti climatici.

Cristina Lorenzi