REDAZIONE MASSA CARRARA

La provincia apuana piange Sergio Dati

L’imprenditore massese è scomparso lunedì notte. I funerali mercoledì nella chiesa di Querceta

L’imprenditore massese Sergio Dati è sempre stato all’avanguardia e ha dato lavoro a tanti giovani

Massa, 21 luglio 2015 - Sergio Dati, imprenditore massese molto noto, è morto lunedì notte, stroncato da un male che lo aveva colpito 3 anni fa. Avrebbe compiuto 63 anni il primo agosto. Nato a Massa aveva creato, nei primi anni ’70, la società Mondopi, conosciuta per essere stata promotrice di molte mostre nel complesso fieristico di Carrara: tra tutte, la mostra dell’arredamento Tuttocasa. All’inizio degli anni ’90, alla Mondopi si era affiancata la Tirreno Trade, azienda titolare della fiera Tirreno CT, tra le più importanti in Italia e nell’ospitalità. Attento all’evolversi dei mercati e della tecnica, aveva saputo adeguarsi ai mutamenti, mantenendo le sue aziende sulla cresta dell’onda. Aveva sempre dedicato spazi e iniziative gratuite al lancio di giovani talenti.

Il male lo aveva colpito tre anni fa: dopo essersi sottoposto a un’operazione presso l’Istituto Tumori di Milano pareva che ci fossero ottime possibilità di guarigione. Purtroppo, all’inizio del 2015 è subentrato un peggioramento. Nonostante tutto, è rimasto fino all’ultimo al timone delle sue aziende.

Lascia la moglie Claudia e i figli Giacomo e Ferruccio, che lo affiancavano nel lavoro. La famiglia ringrazia l’ Istituto e l’equipe del reparto Hospice della clinica San Camillo di Vittoria Apuana per la disponibilità e l’umanità dimostrata. E chiede non siano offerti fiori, ma donazioni per la ricerca sul cancro alla Prometeo onlus presso l’Istituto Tumori di Milano.Le esequie mercoledì, alle 16,30 nella chiesa di Santa Maria Lauretana a Querceta.

Il sindaco di Carrara, Angelo Zubbani ha espresso «alla famiglia di Sergio Dati e ai suoi amici e collaboratori il cordoglio dell’Amministrazione e mio personale per la scomparsa di un amico che è stato imprenditore illuminato e innovativo senza mai perdere la sua straordinaria umanità che è sempre stata la sua connotazione più apprezzata».