REDAZIONE MASSA CARRARA

La processione dei bambini Suggestiva celebrazione alla scuola San Filippo Neri

Alla presenza del vescovo si è tenuta la rappresentazione dell’arrivo di Gesù a Gerusalemme. Il momento più significativo è stato l’arrivo di un bimbo su un asinello tra una folla festante.

La processione dei bambini Suggestiva celebrazione alla scuola San Filippo Neri

Tra le celebrazioni più suggestive che si sono svolte nella Settimana Santa, una è sicuramente quella andata in scena alla scuola San Filippo Neri di Massa. Ospite della rappresentazione dell’arrivo di Gesù a Gerusalemme, il vescovo della diocesi apuana, Mario Vaccari. "Un momento significativo quello della processione che ha coinvolto i bambini dei fratelli delle scuole cristiane e i loro familiari – ha detto il vescovo – che celebra l’ingresso nella Settimana Santa in cui commemoriamo la passione, la morte e la resurrezione di Gesù".

Oltre ai giovani figuranti che hanno vestito i panni di coloro che il Vangelo racconta, presenziarono all’arrivo di Gesù nella città santa di Gerusalemme, c’era anche un asino. In groppa all’animale un bambino attorniato da un pubblico festante, che ha agitato rami di palma stendendo per terra fronde e mantelli, acclamando il suo arrivo al grido ’Osanna, benedetto colui che viene nel nome del Signore’.

L’iniziativa dei lasalliani, che venerdì hanno ricordato anche la ricorrenza della morte di Giovanni Battista de La Salle, fondatore dei fratelli delle scuole cristiane, morto lo stesso giorno del 1719, poi fatto santo e la cui festa è celebrata dall’istituto lunedì 15 maggio, "ha rappresentato – sottolinea fratel Alberto Castellani – anche un importante momento di riunione dei bambini con le famiglie e con la nostra scuola".

Soddisfatti per la riuscita della rappresentazione i docenti, il personale scolastico e i lasalliani "per quello che costituisce un momento importante in cui vivere la Pasqua del signore e i suoi significati, come la salvezza dell’umanità – ha concluso fra’ Vaccari – affrontando la passione, la condanna, la crocefissione, la morte e la resurrezione di Cristo".

Stefano Guidoni