Il progetto “Schermi in classe” ci ha permesso di riflettere sulla tematica, con la proposta del film “La nave dolce”, una coproduzione italo-albanese del 2012, per la regia di Daniele Vicari, che documenta un fatto accaduto nel 1991. Il 7 agosto, nel porto di Durazzo, la nave cargo “Vlora” venne presa d’assalto da ventimila persone albanesi: uomini, donne, bambini, in fuga dal loro Paese dove era appena finito un lungo periodo di dittatura, costrinsero il comandante a fare rotta verso l’Italia con la speranza di trovare là un futuro migliore.
Giunti nel porto di Bari, si trovarono ad affrontare una serie di gravi ostacoli e dopo un’attesa di alcuni giorni furono radunati nello stadio dove per le autorità italiane emersero enormi difficoltà nella gestione di una folla di queste proporzioni. La vicenda è raccontata da alcuni dei passeggeri della nave, fra i quali il famoso ballerino Kledi, che ci parlano del viaggio estenuante, della speranza che li animava, della forza d’animo che li aveva spinti a lasciare tutto per andare verso l’ignoto, un futuro che, pur incerto, sarebbe stato comunque migliore di una dittatura.