Alla Dickens fellowship di piazza Alberica ripartono gli incontri sulla letteratura europea. Si parte sabato alle 17,30 con le letterature slave e con letture dedicate al poeta e scrittore serbo Danilo Kiš, considerato uno degli scrittori europei più importanti della seconda metà del Ventesimo secolo. Nella sua opera letteraria, tradotta in italiano da Adelphi, lo scrittore affronta il tema della cultura della memoria legata alla figura del padre internato e morto ad Auschwitz, che diventa, per Kiš, il simbolo del ricordo e della memoria di tutti gli altri scomparsi nei campi di concentramento. È proprio attraverso la scrittura che Kiš penetra nel vuoto dove è svanito il padre.
"Un percorso interessante che mi permette di coniugare i miei studi letterari con un tema così complesso come quello della Shoah", spiega la presidente della Dickens Marzia Dati, che al momento sta continuando la sua ricerca nel filone nordamericano e sta continuando la sua formazione con il secondo corso di perfezionamento per l’anno accademico 2023-2024 all’università di Firenze con ‘Didattica della Shoah: la conoscenza della Shoah come educazione alle forme di convivenza pacifica nella società complessa’.