"La Meloni non ascolta i sindacati" Braccia incrociate contro il governo

Cgil e Uil saranno venerdì alla Coop di Avenza coi carrelli vuoti e all’Inps di Carrara, luogo simbolo del RdC. Del Vecchio: "Si va in direzione opposta ai problemi reali". E Borghini: "Non si tiene conto dei lavoratori"

Migration

Cgil e Uil Toscana scendono in piazza in occasione dello sciopero generale di questo venerdì. Braccia incrociate e attività ferme in tutta Italia per protestare contro la manovra del governo di Giorgia Meloni, che al momento non ha accolto nessuna delle richieste avanzate dai sindacati. A Carrara la mobilitazione prevede due diversi momenti, uno alle 9,30 davanti al supermercato Coop di Avenza, dove i manifestanti metteranno in atto un flash mob con i carrelli della spesa vuoti, l’altro alle 10,30 davanti alla sede Inps di via Don Minzoni a Carrara. Lo sciopero generale su Carrara è stato illustrato ieri mattina nella sede Uil da Franco Borghini della Uil Toscana e da Nicola Del Vecchio della Cgil Toscana. La Cisl pur aderendo alla piattaforma unitaria della triade sindacale ha deciso di non aderire allo sciopero. Sette in sintesi le ragioni dello sciopero generale, che corrispondono ad altrettante sette richieste al momento non prese in considerazione dal governo Meloni. Si tratta dell’aumento dei salari, contrasto alla povertà e all’evasione fiscale attraverso il metodo della fiscalità equa, stop alla precarietà, garanzia dei diritti universali, pensioni giuste e nuove politiche industriali ed energetiche.

"Con questo sciopero generale – ha detto Nicola Del Vecchio – vogliamo dare un segnale mediatico preciso. Alla Coop ci presenteremo con i carrelli vuoti, simbolo delle famiglie che non riescono a fare la spesa, mentre la sede dell’Inps è stata scelta come simbolo della volontà di sopprimere il reddito di cittadinanza. Il governo è lontano dai problemi reali e sta andando in una direzione diversa dalla nostra. Non si tratta di uno sciopero contro un governo di destra, non a caso abbiamo scelto la data del 16 dicembre, la stessa in cui lo scorso anno abbiamo protestato contro le riforme di Draghi".

Questo invece il commento di Franco Borghini: "La legge di bilancio non tiene conto di nessuna indicazione che abbiamo dato e non tiene conto delle richieste dei lavoratori, non accoglie le pensioni, vuole eliminare il reddito di cittadinanza. Anche la proposta di individuare gli extra profitti non è stata presa in considerazione, e si è passati dai 12milioniardi di Draghi a soli due miliardi. Non c’è coerenza con il programma e si è partiti con un condono, che è come dire giustifichiamo l’evasione". Tra le proposte di Cgil e Uil per i lavoratori si sono la decontribuzione del reddito fino a 35mila euro dal 2 al 5 per cento, ma anche la detassazione degli aumenti previsti con i contratti nazionali e la decontribuzione dei contratti aziendali e della tredicesima. E poi la reintroduzione dei voucher, investimenti per la trasformazione digitale e la riconversione verde, l’’uscita dal lavoro con 41 anni di contributi senza limiti di età, e l’uscita flessibile a partire dai 62 anni con il riconoscimento della diversa gravosità dei lavori. E poi: risorse per il diritto all’istruzione, la sanità, i trasporti pubblici, i rinnovi contrattuali della scuola e del pubblico impiego.

Alessandra Poggi