
La farina di castagne “conquista” Bottura
Finirà nei piatti prelibati del grande chef Massimo Bottura la farina di castagne dop della Lunigiana? Possibile. Di certo non manca l’interesse del grande gastronomo e imprenditore, che ha fatto guadagnare tre stelle Michelin alla sua Osteria Francescana nel centro storico di Modena. A dargli l’occasione di conoscerla è stata Barbara Maffei dell’agriturismo Montagna Verde. A cena con la famiglia a ‘Casa Maria Luigia’, la villa nella campagna modenese trasformata in una sorta di “guest house”, l’incontro con Massimo Bottura e la possibilità di uno scambio di emozioni e ricordi. E così la farina della Lunigiana partita da Apella è arrivata nelle mani del famoso chef. "Nei suoi piatti – dice Barbara Maffei – i ricordi rivisitati e reinterpretati di bambino, delle generose nonne “razdore” e di una campagna fatta di prodotti unici e super slow, ci rivelano la grande passione per l’ingrediente che racconta in profondità la sua identità e le sue radici". E nella farina dolce c’è il "racconto secolare della nostra gente e del duro lavoro che c’è dietro le grandi cose, arricchito di orgoglio per il luogo che ci ha visto nascere, ma anche la visione di un futuro di tradizione sperimentale che sia opportunità e poesia al tempo stesso". Ad incantare Bottura ci ha pensato la figlia di nove anni, Costanza, affascinata dai piatti. "La farina della Lunigiana – sottolinea Barbara Maffei – è un’eccellenze italiane ed era l’occasione per farla conoscere ad un uomo che punta molto sul recupero delle tradizioni, la qualità e la storia delle materie prime. Speriamo di avergli dato lo stimolo per venire in Lunigiana e conoscere le nostre ricchezze". E i legami tra Lunigiana e Modena affondano le radici nella storia, ha ricordato Barbara Maffei a Bottura, dai tempi del Ducato e dei moti alla riserva Mab Unesco dell’Appennino che coinvolge entrambe.