La difesa tenta il ’colpaccio’ Ma il processo va avanti

La difesa tenta il ’colpaccio’  Ma il processo va avanti

La difesa tenta il ’colpaccio’ Ma il processo va avanti

Poteva essere anche un clamoro colpo inferto dalla difesa alla Pubblica Accusa ma il giudice ha respinto l’eccezione e il processo va avanti. Si potrebbe sintetizzare così quanto è accaduto ieri mattina, in Tribunale a Massa, al processo “Botto 1“, quello a carico di un folto gruppo di avvocati, periti, medici e assicurati per sospette truffe ai danni di svariate assicurazioni, falsi incidenti (veri o presunti tali) eccetera. In aula, come al solito, davanti alla Corte c’erano il Pubblico ministero Mansi e un folto gruppo di avvocati difensori (diciamo una quindicina). A tentare il “colpaccio“ parlando anche a nome dei suoi colleghi è stato l’avvocato Riccardo Balatri. Oggetto del “contendere“ i file con tutte le intercettazioni (sia ambientali che telefoniche) fatte dagli inquirenti durante la lunga indagine. Ebbene, i legali avevano notato che c’era una apparente discrepanza (una firma che appariva e scompariva) nell’elenco dei vari file consegnati dalla Procura della Repubblica alle molteplici difese. Con il dubbio che fosse stata aggiunta successivamente. Se fosse stata accolta dalla corte giudicante, l’eccezione avrebbe portato ad annullare tutte o quasi le intercettazioni. E senza di queste il castello accusatorio sarebbe “caduto“ per gran parte degli imputati. Dopo una lunga camera di consiglio (durata buona parte della mattinata), la corte ha però respinto l’eccezione. Il processo prosegue.

Andrea Luparia