REDAZIONE MASSA CARRARA

La ’chiamata’ dell’associazione ’Amici di Serena’ al direttore Biselli

I membri chiedono che le cure vengano spostate al Noa.

La ’chiamata’ dell’associazione ’Amici di Serena’ al direttore Biselli

Il reparto oncologico del monoblocco viene trasferito: l’associazione ’Amici di Serena’ si appella al direttore Giuliano BiselliI. Lucia Goberti, mamma di Serena, in rappresentanza dell’associazione omonima e l’architetto Raphael Nanti, presidente del sodalizio, hanno scritto una accorata lettera alla direzione Asl. "Avvertiamo una grossa preoccupazione circa la destinazione dei nostri amatissimi pazienti oncologici ai quali abbiamo dedicato oltre 20 anni d’attività in Lunigiana, unitamente ad un folto gruppo di volontari, per il loro sostegno economico, psicologico e morale, sempre seguendo le direttive del nostro statuto. Ci siamo impegnati fin dai primi esordi nel cercare di migliorare gli ambienti per le cure chemioterapiche arricchendoli con ogni mezzo potesse assicurar loro emozioni di benessere psicofisico, per una vita più accettabile e serena".

"Per questi motivi, dottor Biselli la nostra associazione, la invita ad indicare come unico presidio di riferimento provinciale il Noa, il solo a garantire un percorso terapeutico tempestivo e sicuro ai pazienti che si sono conciliati- prosegue lo scritto - con la vita proprio in virtù di un ambiente, quello di Carrara, che abbiamo reso inclusivo attraverso l’arte nelle sue molteplici accezioni. Solo un ambiente sicuro e dignitoso, pieno di luce, sonorità e di un clima positivo può rendere accettabile la vita per quanto tragica essa sia. Dottor Biselli, ci aiuti a difendere la nostra bistrattata sanità pubblica- affermano nella missiva i referenti dell’associazione - indicando l’ospedale che attualmente dirige come unica sede di destinazione dei nostri pazienti oncologici, perché solo un ‘accoglienza rassicurante favorirà in loro un rapporto migliore con la terapia e la vita stessa" Roberto Oligeri