La Cava museo di Fantiscritti allarga i propri orizzonti

Si è tenuta alla Casa della Pietra di Aurisina (Trieste) la tavola rotonda “Pietra Kamen, valorizzazioni a confronto“. L’evento è stato promosso dal gruppo “Ermalda Flavio Vidonis“, su idea di Fabiola Faidiga relativa al Museo diffuso delle cave e della pietra ed ha visto tra gli illustri relatori della giornata anche Walter Danesi Jr, patron della Cava Museo di Fantiscritti di Carrara. L’evento è stato aperto dal sindaco di Aurisina Igor Gabrovec e dall’assessore regionale Fabio Scoccimarro. Presenti diverse realtà italiane e slovene, dove Danesi ha presentato li progetto la “Memoria della città di Carrara: dal bagascio ai giorni nostri“, ovvero il mondo dell’escavazione marmifera dal punto di vista dei cavatori stessi del secolo scorso.

Il museo nasce negli anni ’80 da un’idea del nonno Gualtiero Danesi ed è portato avanti dal nipote Walter con tanto impegno e dedizione. La peculiarità consta nella sua dislocazione a cielo aperto, non un museo tradizionale quindi, ma un vero e proprio percorso emozionale che ci porta direttamente indietro nel tempo e ci fa sentire sulla pelle le sensazioni delle famiglie che vivevano alle cave; ricordare, percorrere, ascoltare e interiorizzare per non dimenticare e rendersi consapevoli dei cambiamenti e del vissuto. Il tutto attraverso dettagli, utensili, materiale fotografico, ricostruzioni fatte con la passione che contraddistingue da circa cinquant’anni la famiglia Danesi. A corredo della sua esposizione, quale buon auspicio per una futura collaborazione, il patron di Fantiscritti ha donato una statua in marmo di Carrara rappresentante un carro con i buoi trainanti un blocco con dedica ’Dalla pietra, la vita’, consegnata a Massimo Romita, presidente del gruppo “Ermalda Flavio Vidonis“ che rimarrà nella Casa della Pietra di Aurisina. L’evento è stato patrocinato tra gli altri da Feisct (Federazione europea itinerari storico culturali turistici) e da Bookcrossing Massa.

A. M. Fru.