
di Daniele Rosi
"Il palazzo cade a pezzi e abbiamo paura". Inizia così il racconto di Ramona De Luigi, residente nel quartiere popolare in via Brigate Partigiane in località Sant’Antonio. Una richiesta di aiuto che si rivolge all’amministrazione comunale e all’Erp affinchè vengano fatti dei lavori di adeguamento e messa in sicurezza dello stabile. Vetri rotti e infissi mancanti nelle scale, muri crepati, mattonelle saltate, cornicioni pericolanti, pareti con infiltrazioni e segni di umidità, ruggine e sporcizia sono alcune delle criticità elencate dalla residente nel suo racconto; stanca di una situazione che spera possa essere risolta in tempi brevi.
"Il palazzo dove abito al civico 10C è rimasto uguale dagli anni cinquanta – spiega Ramona De Luigi – e non sono stati mai fatti lavori di nessun genere. Hanno fatto manutenzione in tre palazzi vicini nel corso degli anni, ma quello in cui abito io, che è il più distrutto di tutti, è stato tralasciato dentro e fuori. Io e gli altri inquilini abbiamo più volte sollecitato interventi in passato – sostiene – ma non abbiamo mai goduto delle normali manutenzioni periodiche". Una situazione che dal racconto della residente è condiviso anche dagli altri inquilini, che vorrebbero al più presto interventi risolutivi, quantomeno quelli più urgenti per la sicurezza.
"Paghiamo affitto e condominio – prosegue la donna – ma nonostante questo ci è stato detto che non ci sono fondi per gli interventi. Nello stabile siamo stanchi di questa situazione e chiunque potrà confermare ciò che sto dicendo. Siamo invasi anche dagli scarafaggi e ci sono diversi alveari di api. Cerco di mantenere un minimo di pulizia nei giardini condominiali e nel cortile – aggiunge - e qualcuno prova a rendere più accettabili almeno le parti esterne, ma da soli possiamo fare poco e per questo adesso chiediamo una mano".
L’appello è rivolto al comune, con l’invito che gli enti preposti prendano in mano la questione e risolvano le criticità segnalate. "Serve l’aiuto di persone competenti – commenta Ramona De Luigi – perché non è giusto vivere in un palazzo che è nelle stesse condizioni da più di mezzo secolo. La situazione potrebbe peggiorare da un momento all’altro. Chiediamo interventi per la messa in sicurezza e tutelare così i residenti, permettendo loro di vivere in modo dignitoso. Pensiamo ai più fragili come anziani, bambini e disabili che abitano qui. Bisogna intervenire".