L’idea di Pianini: una storia di delitti e anarchia

On-line e presto in libreria il libro dell’avvocato di Avenza sulla Carrara del tempo di guerra

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CARRARA

Un duplice omicidio eccellente, le indagini, una sfida che mette in crisi alcuni valori, i protagonisti che ingaggiano una dura lotta con se stessi. E poi i tanti personaggi popolari e un po’ caratteristici che si conquistano un posto da protagonisti, e sullo sfondo una Carrara già provata dalla guerra, ma che ancora deve conoscere i mesi più bui. E’ il romanzo giallo "Ho ucciso un’idea", scritto da Emiliano Pianini, edito da Amazon e che ha partecipato alla 32esima edizione del premio "Italo Calvino" ottenendo giudizi lusinghieri dalla giuria. Avenzino doc e avvocato di professione, Pianini ha preso la penna in mano inseguendo una passione giovanile e ha dato vita ad una storia tutta particolare, tra romanzo e vicende storiche dolorose. Nel 1944 l’efferato omicidio di due nobili vicini al regime, scatena una corsa contro il tempo. L’ufficiale delle Ss minacca la rappresaglia. Un omaggio alla tradizione anarchica che Pianini fa emergere con le pagine più felici del libro, con i riferimenti a Gino Lucetti, Mikail Bakunin e Gaetano Bresci. Ma Pianini racconta anche la rivolta delle donne. Il libro è disponibile online su ilgiardinodeilibri.it, IBS.it e su Amazon, ma presto anche la versione cartacea sarà reperibile in libreria: "Libri et Libri (piazza Alberica), Mondadori Store (via Roma) e Libreria Bookshop (viale XX Settembre a Marina).

Maurizio Munda