Stasera alle 20,30 al Garibaldi si parlerà di relazioni amorose con il filosofo Umberto Galimberti (nella foto). Nella conferenza spettacolo intitolata ‘‘L’io e il noi. Il primato della relazione’, Galimberti metterà in luce la dialettica tra l’individuo e il noi e ribadirà l’importanza di riconoscere che l’essere umano non vive isolato dalla collettività, ma si forma e si arricchisce attraverso il rapporto con l’altro. L’esistenza dell’io è inscindibile dalla presenza dell’altro, un principio che trova riflesso in ogni sfera della vita, dalla filosofia alla poesia, dalla religione all’amore. Galimberti che oltre ad essere filosofo e anche psicoanalista, nei suoi studi mette al centro la figura dell’uomo in una realtà dominata dalla tecnica, dove si sente un ‘mezzo’ nell’universo dei mezzi, alla ricerca di un senso al suo esistere, pervenendo alla conclusione che soltanto attraverso una pratica filosofica l’uomo possa orientarsi nel mondo della tecnica e trovare sollievo al disagio. "L’amore è la categoria della vita ma comporta una condizione di gratuità: oggi mancano le condizioni dell’amore perché la gratuità è derisa – dice Galimberti –, come qualcosa di patetico. L’amore è vissuto come passione, fatto transitorio. Nel nostro tempo si è sviluppato un concetto terrificante di libertà, dove libertà non è facoltà di compiere delle scelte ma come revocabilità" di tutte le scelte, come sono incinta, abortisco, non amo più quest’uomo quindi divorzio. Bisogna che la gente capisca che l’amore è un’opera d’arte, è scoprire il segreto dell’altro".
CronacaIo e noi: incontro con Umberto Galimberti