Insegnanti 'no vax' sospesi. La protesta scende in piazza

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"Un docente o Ata non vaccinato, con tamponi ogni 48 ore, che pericolo può rappresentare negli istituti superiori dove il 96% di personale e di studenti è vaccinato? Un docente o Ata di scuola primaria o infanzia non vaccinato e con tampone ogni 48 ore, che pericolo può rappresentare in una classe di 2530 alunni non vaccinati? Un docente, Ata o studente vaccinato, che non è sottoposto a nessun tipo di screening, non rappresenta, se questo esiste realmente, lo stesso identico pericolo?". Non ci stanno i lavoratori della scuola che non vogliono adempiere all’obbligo vaccinale a sottostare alla sospensione dal lavoro senza stipendio. E, riuniti nel coordinamento “Lavoratorilavoratrici contro le sospensioni e per la difesa della scuola e della salute pubblica“ lanciano un appello pubblico a tutti quelli che, come loro, giudicano la sospensione un provvedimento ingiusto e sproporzionato, inutile ad evitare la Dad. L’invito è per oggi, alle 15 in piazza Palma a Massa, per partecipare alla “Lezione pubblica sul tema dell’inclusione“.

"Cosa ha fatto il governo - si legge nella nota del coordinamento - per evitare che i ragazzi fossero nuovamente costretti alla Dad? Nulla! Nessun intervento per garantire spazi più ampi e più sicuri, nessun piano di assunzione straordinario per garantire lo sdoppiamento delle classi; anzi, nella legge di bilancio non sono previsti finanziamenti per prorogare i “contratti Covid” del personale Ata, costringendo così le scuole a rivedere i piani orari. I docenti e gli Ata sospesi, insieme ai colleghi e alle colleghe vaccinati, continueranno, anche fuori a battersi perché la scuola pubblica non si ’estingua’".