REDAZIONE MASSA CARRARA

Indagine su presunta rete di 'spioni', primo scontro tra difesa e accusa a Massa

La battaglia legale tra la Procura e un imprenditore lombardo accusato di spionaggio ha visto un primo scontro tra difesa e accusa a Massa. La Procura ha sequestrato il telefonino di uno dei "vigilanti" pagati dall'imprenditore, ma la difesa ha chiesto il dissequestro. Il Tribunale ha poi disposto la restituzione del cellulare ma, una volta consegnato, è stato nuovamente sequestrato.

Indagine su presunta rete di 'spioni', primo scontro tra difesa e accusa a Massa

Primo scontro tra difesa e accusa nella battaglia legale iniziata con l’indagine disposta dalla Procura della Repubblica verso la presunta rete di “spioni“ che sarebbe stata assoltata da un noto imprenditore residente in Lombardia per controllare il suo ex socio in affari, abitante a Massa. La storia è interessante. Quando scatta il blitz, la Procura dispone anche il sequestro del telefonino di un “vigilantes“ che, secondo il Pm, era uno degli uomini pagati dall’imprenditore lombardo per vedere cosa faceva, dove andava e chi frequentava l’ex socio.

Dopo qualche giorno l’avvocato David Cappetta (nella foto), difensore dell’accusato, ne chiede il dissequestro davanti al Tribunale del Riesame. Grazie a questo sequestro probatorio, gli investigatori avevano avuto infatti tutto il tempo per eventualmente trovare, copiare eo eliminare numeri di telefono, foto e video che a loro parere potevano essere utilizzati come prova in Tribunale. Il “Riesame“ concorda e dispone la restituzione del cellulare. L’avvocato a quel punto si presenta in Procura e chiede di riavere il cellulare, per poterlo poi riconsegnare al legittimo proprietario. Che non è che ne abbia tanti, di telefonini, a disposizione ed è stato anche sospeso dal lavoro, quindi è anche senza stipendio. Ma nel momento che gli viene restituto, scatta un nuovo sequestro, questa volta “preventivo“. E il cellulare ritorna nella mani della Procura. E così all’avvocato difensore non è rimasto altro che presentare una nuova istanza al Tribunale del Riesame...

Andrea Luparia