Imm, la rabbia dei 27 lavoratori

Approda in consiglio il malcontento La richiesta alla giunta: "Azzerare il management"

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"Siamo stanchi di discorsi e fumo negli occhi. Dateci delle risposte". I lavoratori di Imm chiedono certezze sul loro futuro. Mentre il destino dell’azienda appare sempre più contornato da fosche nubi, tra un bilancio ancora tutto da vedere, nomine congelate e il rifinanziamento da parte della Regione stoppato dalla Corte dei Conti, i 27 dipendenti di CarraraFiere l’altra sera hanno manifestato pacificamente tutta la loro rabbia in consiglio comunale. Mentre una piccola folla seguiva la diretta streaming della seduta sui cellulari e sottolineava i vari passaggi con qualche tromba da stadio, due rappresentanti dei lavori hanno manifestato non solo tutta la propria preoccupazione all’amministrazione comunale, ma hanno avanzato anche richieste specifiche a partire dall’"azzeramento di tutto il management". "Da troppo tempo sentiamo parlare di grandi progetti e di un piano di risanamento che non conosciamo – ha spiegato Chiara Lodovici in rappresentanza di tutti i suoi colleghi –. Vogliamo sapere la proprietà cosa intende fare. Se ci volete metere in liquidazione, almeno abbiate la correttezza di farci sapere in che modo vorreste ricollocarci. Se, invece, si vuole risanare allora che venga presentato nero su bianco un piano dettagliato".

Chi vive la realtà di Imm giorno dopo giorno da anni ha poi voluto sottolineare quelle che, a suo avviso, sono le tante falle della gestione dell’azienda. "Abbiamo appreso solo dai giornali che le perdite sono di 8,2 milioni, eppure abbiamo contratto anche un mutuo da 5. Che fine hanno fatto questi soldi? – tuona la rappresentante dei lavoratori –. In questi anni la proprietà ha mai chiesto e controllatoil bilancio delle singole iniziative? Anche in questo caso vogliamo vedere i numeri e lo stesso dicasi per i consulenti: quanti sono, come vengono scelti, che risultati portano".

I lavoratori mettono poi nel proprio mirino il direttore Luca Figari. "Il Covid è stato una manna per l’azienda visrto che il costo del personale è diminuito e l’agenzia delle entrate ha sospeso gli accertamenti – porsegue l’intervento dei dipendenti –. Se però adesso la proprietà vorrà salvare Imm serviranno anni per ricostruire credibilità e riorganizzrae eventi validi. Il tutto in un momento in cui la crisi delle fiere era iniziata già ben prima del via della pandemia. Eppure per come siamo stati ignorati in tutti questi anni ci viene da pensare che il disegno dietro a tanto pressappochismo fosse quello di cancellare le fiere e nn certo di rilancarle e questo è quello che è successo. Anche per questo ci domandiamo in base a quali competenze sono stati scelti lo stesso Figari e Laura Malavolta, sistemati in Imm in posizioni apicali per, rispettivamente, 180mila e 90mila euro l’anno più benefit e come mai, a fronte di tali stipendi, nessuno si sia mai preoccupato di controllare il loro lavoro, evento per evento. L’incompetenza di questo management è sotto gli occhi di tutti e per questo ne chiediamo l’azzeramento, mentre ci aspettiamo che Regione e Comune ci facciano sapere cosa intendano fare". "Da parte nostra – ha risposto il vicesindaco Martinelli – è da quando ci siamo insediati che manifestiamo preoccupazione per la situazione della Imm. Ora lo scenario non è roseo e capisco le preoccupazioni dei lavoratori, ma non possiamo prendere decisioni affrettate. Da parte nostra intendiamo andare avanti per cercare delle soluzioni anche se non sarà facile visto che, in tutta questa emergenza, ora la Regione entrerà anche nel suo periodo bianco".

c.lau