Illuminazione e città smart Partiti i lavori da 24 milioni

A un anno dall’affidamento dell’appalto iniziati i lavori sui semafori. Poi saranno sostituiti 11mila lampioni sulle vie principali e nei quartieri

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Sono partiti i primi cantieri del project financing per la pubblica illuminazione e smart city del Comune di Massa, appalto da 24 milioni e 300mila euro spalmati su 18 anni di gestione assegnato all’associazione temporanea d’impresa costituita da Enel Sole e Gaina Ivano. Un affidamento che ormai risale quasi a un anno fa e solo ora inizia a vedere la luce perché nel frattempo, spiegano da palazzo civico, è stato realizzato il progetto esecutivo e i vincitori hanno inoltre iniziato a fare ‘magazzino’ per cercare di rispettare tutte le consegne senza intoppi.

Le prime operazioni si sono viste in questi giorni, un piccolo assaggio con i cantieri aperti in particolare sui semafori, ma a breve inizierà il restyling vero e proprio dell’illuminazione sui principali assi viari della città per una spesa che, solo per le opere tecniche e installazioni, vale poco meno di 5 milioni di euro. Lo conferma l’assessore ai lavori pubblici, Marco Guidi: "Le ditte sono partite con l’efficientamento energetico di alcuni semafori, in particolare quelli sui quali abbiamo ricevuto molte segnalazioni di criticità, quelli di Bergiola, legato anche al trasporto pubblico, e dell’incrocio del Toniolo. Poi partirà la sostituzione di 11mila corpi illuminanti che durerà circa un anno. I primi lavori saranno sugli assi principali e nei quartieri che più ne hanno bisogno: via delle Pinete, Partaccia, via Carducci, via San Leonardo, viale Roma, via Marina vecchia".

Come mai dopo un anno circa? "In questo periodo è stato approvato il progetto esecutivo – continua Guidi –, inoltre sono mesi serviti al soggetto attuatore per attrezzarsi sotto il profilo materiale, in considerazione anche dei problemi di approvvigionamento che hanno vissuto tutte le imprese. Un intervento che per noi resta prioritario e arriva peraltro in un momento in cui i costi dell’energia elettrica sono aumentati. Migliorare la pubblica illuminazione permette di dare un segnale rispetto alla tutela dell’ambiente ma oggi anche sul lato economico. E’ stato completato anche l’atto di passaggio di proprietà di quei pali dell’illuminazione che prima erano di Enel Sole per 600mila euro, cifre già inserite nel contratto. L’appalto prevede anche la sostituzione di diversi pali, linee aeree, l’installazione del telecontrollo dei semafori in alcune strade e fra le altre cose anche la nuova illuminazione che cambia colore per il Castello Malaspina". Il gruppo di progettazione esecutiva è stato coordinato dall’architetta Laura Feliciani, che ha curato in particolare il piano illuminotecnico e la gestione energia, mentre l’impianto elettrico è stato affidato all’ingegnere Gabriele Becattini.

Francesco Scolaro