REDAZIONE MASSA CARRARA

Il ricordo di Azzolina a un anno dalla morte nel racconto della moglie

Sembra calato il silenzio su Gaetano Azzolina, il celebre pioniere della cardiochirurga infantile, siciliano di nascita, rientrato in Italia dopo...

Il ricordo di Azzolina a un anno dalla morte nel racconto della moglie

Sembra calato il silenzio su Gaetano Azzolina, il celebre pioniere della cardiochirurga infantile, siciliano di nascita, rientrato in Italia dopo 10 anni negli Stati Uniti dove si era perfezionato in chirurgia toracica e specializzato. Arrivò all’ospedale di Massa nel 1970, grazie all’interessamento del professor Gaetano Pasquinucci, notissimo pediatra a cui è intitolato l’Opa. Il reparto di cardiochirurgia massese, dove Azzolina operava, riuscì a imporsi come uno fra i migliori d’Italia e arrivavano pazienti da tutto il mondo. E’ rimasto nella memoria un suo intervento su un bambino cardiopatico che venne portato da Houston a Massa: Azzolina aprì il cuoricino del bimbo per intervenire su malformazioni congenite. Fu uno dei primi al mondo a farlo, il primo in Italia. "Definito come il Mago del bisturi,della gentilezza oserei dire per chi ha avuto il privilegio di conoscerlo nel profondo" ricorda la moglie Olimpia Decaro Azzolina. Sabato 20 cade un anno dalla sua scomparsa, a 91 anni.

Il suo omaggio è il racconto con "un pezzettino" della sua storia, che parte da molto lontano. "Era il 1988 io molto giovane non conoscevo quest’uomo né di nome né di fama era un uomo come tanti, ai miei occhi, ma qualcosa accadde quando mi fu presentato; stringendogli la mano capii il suo grande bisogno di donare e ricevere amore. Mi rapi ‘cuore e anima, lui vide la sua affidabile musa, in seguito compagna di vita moglie e madre della sua creatura nata nel 2008. Un uomo strutturato, coraggioso, talentuoso, professionalmente ineccepibile, di grande umanità, che con il suo ingegno e tanta semplicità curava grandi e piccini, salvandoli da destini oscuri, le sue mani riportavano alla normalità situazioni terribili e di questo sono testimone. Sapeva affrontare un intervento cardiaco e una colecisti sullo stesso paziente".

"Un medico di altri tempi che amava la bellezza la creatività, l’arte, la pittura, la buona cucina, la mia sopratutto. Un ricercatore, fondatore dell’ordine dei biologi, inventore di un progetto di cuore artificiale presentato al consiglio nazionale delle ricerche e al Ministero della sanità negli anni ’90, che oggi potrebbe essere perfezionato con le moderne tecnologie – racconta ancora –, assieme ad altri modelli, fare la differenza. Un uomo non amava le ingiustizie e per questo dimostrava nelle varie interviste e trasmissioni televisive il dissenso profondo per la “sanità malata”, come la definì lui, che già all’epoca faceva differenze di trattamento". Tra le tante trasmissioni partecipò al famoso salotto di Maurizio Costanzo Show, fu anche ospite al Festival di Sanremo assieme a Domenico Modugno e attori famosi a sostegno dell’Unicef. "Questo è l’uomo, il marito il maetro il papà di tutti i suoi pazienti sparsi nel mondo, che ho onorato amato e supportato per tanti anni – dice ancora –, di cui con mia figlia Georgia oggi sto ricordando le gesta e gli insegnamenti con la promessa di rivitalizzare la sua memoria affinchè resti indelebile".