Il progetto di Power Marine nell’area dell’ex Dalmine

L’amministratore Corbelli ha illustrato le potenzialità commerciali e occupazionali della nautica e dell’azienda

MASSA

Un mega insediamento nell’’area ex Dalmine da parte di Power Marine. Lo ha spiegato bene il responsabile della società, Oscar Corbelli, alla commissione urbanistica che ha trattato il caso del ‘lotto 1’, di proprietà Sogegross e oggetto di una variante destinata al commercio all’ingrosso. "I numeri – ha spiegato Corbelli – parlano di 9 aziende tra le più importanti a livello internazionale insediate in 14 stabilimenti per una superficie totale coperta di 86.900 metri quadrati. L’impatto occupazionale va dalle 1.500 alle 1.800 persone, senza contare indiretti e indotto". A oggi Power Marine occupa due lotti con una superficie di 7.800 metri quadrati. Un terzo lotto per realizzare allestimenti e commerciale per circa 5mila metri quadrati la porterebbe a essere la terza azienda nella ex Dalmine. La scelta di restare qua e potenziare la propria attività segue una logica comune con altre aziende: "La logistica, la viabilità verso il porto, l’altezza del ponte autostradale su viale Zaccagna di 11,40 metri che rappresenta un’unicità a livello nazionale da preservare e utilizzare – come spiega Corbelli nel progetto consegnato alla commissione -. La viabilità grazie anche alle sue larghezze permette di far arrivare in porto imbarcazioni con lunghezza fino a 60 metri". Potenzialità che potrebbero diventare ancora più importanti con il travel lift nel porto per consentire alaggio e varo di barche di grandi dimensioni, compresi super yacht. Power Marine nel lotto conteso dell’ex Dalmine non vuole realizzare gusci ma completare intere imbarcazioni, con tutto l’allestimento necessario per essere poi consegnate al cliente: qui sono previsti infatti reparti di falegnameria, carrozzeria, costruzione e allestimento imbarcazioni.