Elezioni Carrara, ballottaggio Arrighi-Caffaz

Un risultato che risponde alle previsioni, ma che non risparmia colpi di scena. Il flop dei 5 Stelle

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Carrara, 14 giugno 2022 - Un risultato secondo previsione, ma che non rinuncia a solenni colpi di scena. Il duello a due fra Serena Arrighi, in pole position con il 29,9% per cento, che andrà al ballottaggio con Simone Caffaz (al 18,9%), così come la maggior parte dei sondaggi aveva lasciato intravvedere, è accompagnato da un sonoro scossone che ha scompaginato la scacchiera della politica locale.

Eclatante il flop dei 5 stelle che se non sono spariti dalla scena politica, poco ci manca, con un risicato 13,7% per cento che non ha certo premiato chi, come Rigoletta Vincenti, per un po’ ha accarezzato il sogno di un ballottaggio. Forse i più penalizzati dai 5mila elettori che hanno deciso di non scegliere, sono proprio loro, i 5 stelle reduci da 5 anni di governo e rei di non aver avanzato alcuna candidatura interna alla carica di sindaco e con una programmazione politica che questa volta con un vento diverso da 5 anni fa non ha convinto. 

Dall’altra c’è stato l’exploit di Cosimo Maria Ferri (15,1%) che con la sua lista personale e con quella del Psi, se non è riuscito a sfondare fino in fondo per un eventuale ballottaggio, ha dato filo da torcere ad Andrea Vannucci (17,1%) per la conquista al fotofinish del terzo posto e di sicuro costituirà quell’ago della bilancia prezioso nel futuro assetto della politica locale. Molto ha influito l’effetto di assopigliatutto che l’ex sindaco socialista Angelo Zubbani evidentemente, forte di 33 mila voti, continua a esercitare.

Il resto è stata una tornata elettorale dove soltanto metà della città si è espressa sulla scelta del sindaco e dove l’analisi del voto è una sorta di giano bifronte. Se da una parte il principale partito è stato quello degli astensionisti, (metà città) in linea con il vento dell’antipolitica che continua a spirare, anche i movimenti civici non hanno brillato, premiando forse di più il voto ad personam che quello di casacca. Quasi mille le schede nulle a dimostrazione che la contestazione è stata piuttosto vivace.

La politica, quella tradizionale, in alcuni casi sembra aver perso e in altri invece riconquista quella patina che nessuno si aspettava. E’ il caso di Arrighi che ha raggiunto nella sua lista personale ’Serena Arrighi sindaca’, quasi lo stesso risultato del più corazzato Partito democratico, a dimostrazione che molto del successo è dipeso dall’appeal personale della candidata, nuova, donna, capace di convincere anche chi si era momentaneamente allontanato. Diverso il caso del Psi dove la politica tradizionale sembra essere riportata in auge dal vecchio sindaco che continua a ruggire. Adesso restano da attendere i prossimi 15 giorni, utili alle varie formazioni per creare alleanze, unioni e nuove coalizioni che saranno determinanti per la conquista di piazza Due Giugno.