
Il Ponte della Legalità nei libri Pronto al decollo la nuova edizione del concorso giuridico letterario
Nella sala stampa della Camera dei Deputati a Montecitorio nei giorni scorsi , la presentazione dell’edizione 2023 del premio IusArteLibri – Il ponte della Legalità. Il prestigioso concorso giuridico letterario, nato da un’idea dell’avvocato Antonella Sotira, è giunto quest’anno alla sua XIII edizione. Una sorta di "couselling giuridico che attraversa e unisce tante terre e tanti uomini di valore attraverso un metaforico ponte della legalità", lo definisce la stessa fondatrice. Le estremità di questa metaforica infrastruttura della legalità poggiano sul sodalizio tra i Comuni di Roccella Jonica in Calabria, terra natia della Sotira, e di Pontremoli con il Centro Lunigianese di Studi Giuridici e la Fondazione Città del Libro - Premio Bancarella che da anni patrocinano il premio. La premiazione sarà a metà luglio a Pontremoli, in concomitanza con il Bancarella a cui il Premio IusArteLibri da anni fa da spalla, e avrà una madrina d’eccezione: l’attrice Teresa Saponangelo che donerà la sua voce per le pagine del libro che sarà votato come miglior romanzo.
L’idea della Sotira, anche presidente dell’associazione "IUS Gustando" che riunisce avvocati e magistrati di tutt’Italia, è di rendere appetibili gli ostici temi giuridici dando un sapore nuovo al diritto. "Sapore inteso anche come sapienza – ha precisato in diverse occasioni – per rendere il diritto fruibile anche a chi è fuori dalle aule giudiziarie". Alla presentazione romana c’erano anche gli onorevoli Nicola Caré, socio onorario IusArte, Federico Mollicone, presidente della Commissione Cultura della Camera, e Cosimo Maria Ferri, come consigliere della Fondazione Città del Libro e presidente del Centro Lunigianese di Studi Giuridici fondato dal compianto padre Enrico Ferri. Ferri il giorno precedente era a Carrara per rassegnare le dimissioni da consigliere comunale per motivi lavorativi e professionali poiché la riforma Cartabia non gli consente il ricollocamento in ruolo negli organici della Magistratura. "Non nascondo rammarico e dispiacere ma l’ho fatto anche per dare un esempio ai miei figli ed ai tanti giovani: prima il lavoro, poi la politica!". Così aveva detto Cosimo Ferri in consiglio comunale lunedì e ribadito in una nota di saluto indirizzata a tutti i dipendenti del Comune. Ora Ferri chiede al CSM di tornare in Magistratura: tra le ipotesi c’è anche il Ministero della Giustizia e come doppio incarico la Magistratura Tributaria. Intanto, però, è volato a Roma per tenere a battesimo la presentazione del Premio.
Michela Carlotti