
"Se il Pd ha scelto di fare altre cose lo ritengo legittimo. Ma è curioso che una serie di dirigenti o presunti tali che sono lì da 20 o 30 anni ogni tanto ritornino folgorati sulla via di Damasco dopo non aver fatto nulla per la città nonostante gli incarichi a tutti i livelli. I problemi sono tutti lì da 30 anni. Con quale faccia si presentano oggi ai massesi dicendo che adesso hanno la ricetta per rilanciarla?". E’ stato chiaro il candidato a sindaco Cesare Ragaglini durante l’intervista di Attilio Papini per la rassegna di Confartigianato, rispondendo sui recenti sviluppi nel centrosinistra. "Io sono sempre statocoerente – ha aggiunto – Mi rivolgo ai cittadini, prima di tutto, ma mi sono rivolto anche alle forze politiche perché non sono antipolitico". Durante l’intervista Ragaglini ha parlato anche dei temi della città e del programma elettorale evidenziando la necessità di una convivenza fra porto e turismo balneare:
"Bisogna collaborare affinché un potenziamento dell’infrastruttura portuale, che garantisce maggiore competitività alle imprese del territorio e allo stesso porto, faccia convergere risorse sulla costa a sud attraverso la partecipazione operativa ed economica a un grande progetto di ripascimento strutturale, alla realizzazione di nuove opere di difesa della costa e alla manutenzione degli stessi". Ha poi rimarcato la necessità di riprogettare l’intero lungomare e ha rilanciato il grande progetto per la montagna: "La riqualificazione storica e architettonica di tutti i borghi. Ognuno sarà esaminato da specialisti e ciascuno avrà un dettagliato programma di recupero e di rilancio per garantirne la vivibilità anche attraverso i servizi, dall’illuminazione alle strade alla digitalizzazione". Poi attenzione alla zona industriale per infrastrutture strategiche e un ‘no’ alla "città dei centri commerciali: poi non possiamo lamentarci delle chiusure dei negozi di vicinato".