
Sotto attacco Fabrizio Volpi, amministratore unico di Retiambiente Carrara Srl, per le modifiche alla differenziazione dei rifiuti. Le spiegazioni ai cittadini arrivano sui social dopo le richieste di chiarimenti
Retiambiente Carrara ha deciso che l’alluminio non dovrà più essere conferito con il vetro ma con la plastica. Una decisione comunicata sui social, senza adeguata informazione a cittadini e commercianti, in tantissimi ancora all’oscuro della variazione, ma soprattutto senza un’apposita ordinanza comunale che in questi casi è d’obbligo. Un “pasticcio” che sta creando non pochi imbarazzi e potrebbe avere conseguenze amministrative all’interno di Retiambiente Carrara. Senza ordinanza infatti la frazione dell’alluminio corre il rischio di non essere adeguatamente valorizzata: in pratica i consorzi che riceveranno la plastica con l’alluminio potrebbero non corrispondere l’effettivo valore della frazione. La normativa Arera, l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente precisa infatti che servono le ordinanze "per regolamentare specifiche situazioni legate alla gestione dei rifiuti". In questo caso il passaggio dalla frazione del vetro a quella della plastica. Senza contare che il ruolo di Arera è di regolamentare il ciclo dei rifiuti urbani e assimilati, con particolare attenzione a definizione di criteri tariffari, standard di qualità e gestione dei costi.
Un passaggio formale mancato. L’ordinanza comunale è necessaria per la gestione dei rifiuti per diverse ragioni: consente al Comune di adottare provvedimenti specifici per affrontare le problematiche legate alla raccolta, al trasporto e allo smaltimento dei rifiuti sul proprio territorio, adattando le disposizioni nazionali alle esigenze locali. In sostanza l’ordinanza comunale contribuisce a garantire il rispetto delle normative in materia di rifiuti e a tutelare l’ambiente e la salute pubblica. A seguito delle polemiche da Retiambiente Carrara fanno sapere che "cambierà la raccolta del rifiuto per gli imballi in plastica e gli imballi metallici, come ad esempio alluminio e acciaio".
"Per preparare la cittadinanza al cambiamento, da qualche giorno si è introdotta una fase sperimentale in diversi quartieri cittadini – scrive in una nota stampa –. Ad oggi, la nuova raccolta non è quindi ancora ufficialmente operativa. Come Retiambiente Carrara Srl abbiamo deciso di introdurre, da qualche giorno a questa parte, una prima campagna informativa, in attesa che si formalizzi questo cambiamento nella raccolta, che porterà Carrara ad uniformarsi agli altri territori toscani. Ci dispiace che si siano generati fraintendimenti e sarà nostra cura eseguire la corretta comunicazione istituzionale non appen il sistema sarà ufficializzato". L’ordinanza della sindaca Arrighi secondo la società dovrebbe arrivare per fine mese, massimo entro l’11 di luglio. Fino ad allora l’alluminio sarà ritirato sia con la plastica sia nei mastelli del vetro.
Il “pasticcio” spinge però a chiedere le dimissioni dell’amministratore unico di RetiAmbiente Carrara i rappresentanti del Movimento 5 Stelle, Alessandro Diamanti e l’ex presidente della commissione ambiente Giovanni Montesarchio. Sottolineano i toni "decisamente fuori luogo e che non si conciliano per nulla con l’incarico che gli è stato affidato" con cui Fabrizio Volpi avrebbe risposto alla richiesta di chiarimento di un cittadino. E Diamanti ricorda che "da amministratore unico di Apuafarma Spa si rese protagonista di una gaffe clamorosa, donando ai dipendenti una strenna natalizia sponsorizzata da una nota impresa operante nel campo delle slot machine, e con la quale aveva intrattenuto rapporti di lavoro". Quindi la richiesta di dimissioni immediate "per manifesta incompatibilità con l’incarico di amministratore unico di una delle società pubbliche più importanti e di proprietà del Comune".
Alessandra Poggi