CRISTINA LORENZI
Cronaca

"Il palco della musica per Nicola"

L’appello della sorella Silvia a quattro anni dalla morte di Toscano rinnova la proposta lanciata agli Animosi

di Cristina Lorenzi

La sua morte precoce seminò profondo sgomento in città e negli ambienti della musica. Era il 30 maggio del 2017 quando Nicola Toscano, a 55 anni venne strappato alla vita, il musicista che tenne alta la tradizione popolare, che fece conoscere i canti dell’anarchia, che rilesse il tango, i ritmi dell’America latina. Immediato in città fu il cordoglio negli ambienti della musica, fra gli amici, fra i ragazzi della scuola "Dazzi" che Toscano trasformò in sensibili musicisti. Tanto che da più parti si sollevò la richiesta di intitolargli il palco della musica di piazza d’Armi.

Oggi a quattro anni dalla morte del chitarrista e insegnante di musica che avvicinò generazioni di studenti alla passione per le note, il vuoto fra quanti lo conoscevano è rimasto incolmabile. Mancano le sue performance, le sue direzioni capaci di unire gruppi di giovani in erba in un’orchestra che riusciva a emozionare e incantare, i suoi concerti sempre attenti fra la contaminazione e lo studio filologico. Sua la voce e le note che dettero continuità al movimento anarchico, riportando e rileggendo brani antichi e immortali e facendoli conoscere con tour in tutto il mondo. La sua carriera fu un sano orgoglio che fece parlare delle eccellenze della nostra città anche all’estero, fino all’America latina e al Giappone. Oggi è il 2 giugno e i Mazziniani festeggiano con una solenne cerimonia la festa della Repubblica, proprio in quel palco che attende da anni una intitolazione al grande musicista.

Così la sorella Silvia, ora come in quel concerto del 29 dicembre 2019 in occasione dell’omaggio che la città tributò a Toscano nel Teatro Animosi, appena riaperto, rinnova la proposta. Anche in quella sede espresse il desiderio di intitolare a Nicola il palco della musica. "Una suggestione accolta dalle autorità e dal pubblico scioltosi in un grande applauso. Voglio rinverdire quella proposta-promessa che con tanto trasporto fu abbracciata, trasporto che credo non si sia affatto affievolito nel pubblico di Carrara che ha sempre amato e stimato mio fratello Nicola". La serata fu un successo, un sold out quasi immediato con biglietti sfumati nel giro di mezz’ora. Il ricordo del chitarrista riecheggiò tra monti e mare; la sua musica si distingueva perché carica di passione. Uno spettacolo che superò le due ore di musica con tutti gli artisti che collaborarono con lui sin dal conservatorio. Dallo scultore Oliviero Bertolaso al poeta Mauro Maccario, al gruppo Hyperion, gli amici degli degli Anarchistes. C’erano tutti su quel palco a ricordare l’amico che dava la carica e dispensava energia. Ora la parola al Comune che colmi parte di quel vuoto, "non per Toscano, non per la città, ma – come dice Silvia – per la musica".