"Il Natale è lontano da ogni polemica"

Il vescovo Vaccari interviene sul dibattito sulle luminarie e lo ritiene estraneo a ogni messaggio di fratellanza

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La faida sulle luminarie a tema favola non si placa e nonostante manchino dieci giorni a Natale l’opposizione continua ad attaccare su tutti fronti. Al punto che è intervenuto il vescovo monsignor Mario Vaccari in persona. Gli oppositori delle luminarie continuano a puntare il dito sulla mancanza di un Natale cristiano in quel Pinocchio davanti all’Accademia o in quella carrozza di Cenerentola a Marina di Carrara. Una battaglia tutta social che ha tirato in ballo anche don Raffaello del Duomo di Carrara, accusato di aver scritto un post contro gli addobbi della sindaca Serena Arrighi, nonostante abbia dichiarato di non essere mai stato un prete social. E non è bastato a sedare gli animi l’intervento del vicario generale della diocesi e parroco di San Pietro ad Avenza don Marino Navalesi, che aveva chiesto di abbandonare la disputa social per prepararsi a ricevere il Signore. Stavolta ci prova il vescovo, monsignor Mario Vaccari che scrive: "Nei giorni scorsi sui mezzi di informazione locale – si legge nel comunicato stampa divulgato dalla diocesi di Massa Carrara e Pontremoli – sono apparsi articoli in merito alla presenza delle luminarie a tema fiaba, a seguito anche di un post pubblicato sul profilo social della parrocchia del Duomo di Carrara. La celebrazione del Natale e delle festività che seguono – ha detto – fanno parte della tradizione cristiana dell’eredità storica e culturale del nostro paese, che culmina nell’evento della nascita del Signore Gesù, messaggio di pace e fratellanza universale che poco ha a che fare con le polemiche, soprattutto apparse sui social, che sono nate intorno alle luminarie che abbelliscono le nostre città in questo periodo. Il senso del Natale cristiano legato al mistero dell’incarnazione di Dio che si fa uomo, rappresenta, dunque, un invito alla gioia, alla condivisione e al superamento di ogni divisione e contrasto, soprattutto in questo periodo nel quale dobbiamo misurarci con linguaggi molto lontani dalla pace donata dal bambino di Betlemme".

Sulla questione luminarie interviene anche Gabriele Mascardi direttore di Confesercenti: "Manca il tema religioso grida qualcuno. In troppi creano polemica solo per il gusto di farla o per tornaconto politico. Abbiamo moltissime aziende che rischiano la chiusura, centinaia di posti di lavoro che rischiano di essere spazzati via, ma nessuno ha raccomandato uno sforzo importante per i tradizionali acquisti: comprare nei negozi delle nostre città per farle tornare a vivere e per far sopravvivere aziende ormai allo stremo. Sacrificare pochi euro e comprare da un negozio della nostra città significa far girare l’economia locale, dare una mano a quelle piccole attività che danno vita alle strade con le loro luci e le loro vetrine, la base per far vivere e crescere il territorio. Questo è un appello alla sensibilità, all’intelligenza e al cuore degli apuani. Accantonare le polemiche per crescere, riconoscere e sostenere il valore sociale ed economico di quella piccola rete di imprese – conclude Mascardi – che illumina per davvero e rende vive le nostre città. Sono loro che ora hanno bisogno di una piccola mano da tutti noi per far sì che il commercio locale abbia un futuro".

Alessandra Poggi