Il Mudac apre alla città Appuntamento al museo

A San Francesco è stato inaugurato il centro di arte contemporanea 1200 metri con le opere dei protagonisti del panorama internazionale

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di Alessandro Salvetti

Più di 1200 metri quadri di arte e cultura, in cui il visitatore può immergersi fra le opere di alcuni dei più importanti artisti contemporanei. Opere e filmati di autori del territorio oltre a installazioni immersive, opere monumentali e un giardino di sculture. Questo e molto altro all’interno di Mudac, il Museo delle arti di Carrara che, dopo anni di attesa, è stato inaugurato venerdì negli spazi del chiostro secentesco di San Francesco con una cerimonia a cui hanno partecipato il sindaco De Pasquale e l’assessore alla Cultura Forti. "Abbiamo dato alla comunità uno spazio culturale di cui si sentiva la mancanza – ha detto il primo cittadino –. La cultura è sempre stata al primo posto per la nostra amministrazione". Soddisfatto l’assessore: "Grazie alla nostra amministrazione, Carmi e Mudac hanno ottenuto il riconoscimento della Regione. Abbiamo lavorato sulla base della Carta e la Dichiarazione di Carrara, designata città creativa dall’Unesco". Presente all’inaugurazione anche la direttrice artistica di Mudac Laura Barreca, che ha sottolineato l’importanza della sinergia fra pubblico e privato che ha permesso la riapertura dell’ex Cap: "È il noi che ci ha portati qua. Grazie alla comunanza di intenti fra Comune, assessorato alla Cultura, Gemeg, e insieme allo studio di architettura Startt, il Mudac oggi finalmente torna ad essere luogo di sperimentazione delle pratiche contemporanee. Il programma culturale è concepito per attivare collaborazioni con Accademia, scuola del marmo, istituzioni e associazioni civiche che animano la vita culturale, economica e sociale, con lo scopo di costruire un dialogo tra discipline, progetti e comunità attraverso un approccio creativo". Il nuovo nuovo museo si sviluppa in due marco aree – la prima, al piano terra, dedicata alle mostre temporanee, la seconda, al piano superiore, ospita invece le installazioni permanenti – e una project room dedicata ad artisti, designer e creativi di Carrara e del territorio. La collezione è suddivisa in 4 aree tematiche e comprende una parte storica, con opere delle Biennali dal ‘57 al ‘73, una contemporanea, dedicata alle Biennali fino al 2010, la sezione ‘Disegnare il marmo", contenente i lavori di 40 artisti fra cui Fontcuberta, Tremlett e Tongiani, e una quarta dal titolo ‘Residenze d’artista’. All’esterno del museo, poi, sono state collocate sculture recuperate dai depositi comunali e bozzetti di grandi artisti, mentre al centro del chiostro è situata l’imponente ’Senza titolo’ di Kounellis.