Il monito di don Raffaello: "Non vengono come turisti"

Il parroco del Duomo invita tutti all’accoglienza. Previste 80 persone alla banchina Taliercio per garantire la sicurezza dello sbarco

"Non vengono come turisti" ha detto don Raffaello Piagentini della parrocchia del Duomo di Carrara riferendosi ai novantacinque passeggeri della Ocean Viking, che oggi scenderanno nel porto di Marina di Carrara dopo una lunga odissea. Si tratta dei migranti recuperati dalla Ong di Sos Méditerranée al largo delle coste libiche. A guidare le operazioni ci sarà la protezione civile del Comune di Carrara con almeno 40 unità, più altre 40 persone della colonna mobile della Regione, per un totale di circa 80 persone impegnate nell’operazione di accoglienza e trasporto. Saranno loro ad occuparsi con il supporto di Anpas di trasportare i migranti dal porto al complesso fieristico. Sul campo anche la Pubblica assistenza che dalle due del pomeriggio di oggi, e fino alla fine delle operazioni, sarà presente con il servizio di 118, un’ambulanza e un pulmino con circa sette persone in campo. Prevista anche una massiccia presenza di forze dell’ordine a tutela del carico umano dei migranti, ma anche per garantire l’ordine pubblico. Sulla questione dello sbarco don Raffello dice la sua. Il parroco il senso dell’accoglienza lo ha dimostrato sul campo. E da sempre. Lo ha fatto aiutando tutti quelli che hanno chiesto il suo aiuto, e spesso anche quelli che quella mano tesa non l’avevano chiesta. Le porte di casa sua sono sempre aperte per chi aveva bisogno, e spesso si è dato da fare per persone anche di religione diversa, a dimostrazione che la misericordia non ha religione. "Il mondo è di chi lo abita – dice don Raffaello – e queste persone hanno tutto il diritto di venire. Sono salpati per vivere e trovare un pezzo di pane. L’emigrazione è un discorso più che naturale, e io mi ritrovo nel pensiero del Vangelo che parla di accogliere lo straniero, così come anche la Bibbia. Nell’antichità il livello di civiltà di un popolo si riscontrava proprio dalla sua capacità di mostrarsi ospitale verso gli stranieri".

E quello dell’accoglienza dello straniero è un tema caro alla teologia cristiana, ma anche un tema cruciale della nostra epoca. "Dobbiamo accoglierli – prosegue don Piagentini – per una questione di giustizia, per il do ut des, per quella che in politica si chiama par condicio. Anche noi italiani siamo stati dei migranti. Queste persone hanno diritto a venire da noi e non arrivano da turisti. Sono persone che hanno bisogno di cibo e di un tetto sopra la testa. Le istituzioni si devono mettere in moto e fare il possibile per aiutare queste persone. Nel mio piccolissimo ho ospitato per anni persone che avevano bisogno di un tetto, e in quelle poche stanze che ho lo faccio ancora". Intanto a livello cittadino c’è stata una movimentazione popolare per aiutare i migranti della Ocean Viking, chi voleva donare abiti, chi cibo, chi prendersi cura dei bambini, dimostrando il grande cuore di Carrara.

Alessandra Poggi