REDAZIONE MASSA CARRARA

Il Molosso è tornato a guardia dei giardini

Completato il restauro dell’opera di Luigino Telara, diventata un simbolo di Marina, salvata dopo un vandalismo dagli addetti di Nausicaa

Un tesoro recuperato e restituito alla città, una storia che parte da lontano. Da pochi giorni Marina ha riabbracciato il suo ‘Molosso’, la scultura realizzata nel 1947 da Luigino Telara, all’epoca studente della scuola del marmo ‘Pietro Tacca’, e posizionata negli anni ’60 nei giardinetti di piazza Menconi. Nel tempo il monumento, divenuto uno dei simboli del litorale, era stato gravemente danneggiato e solo grazie all’impegno e all’attenzione dei dipendenti di Nausicaa ha potuto essere sistemato.

"Se questo intervento di restauro è riuscito così bene, è anche grazie a voi che avete ritrovato e conservato i pezzi divelti dalla scultura" ha voluto ricordare il sindaco Francesco De Pasquale rivolgendosi a Luigi Giovanelli e a tutti i dipendenti di Nausicaa protagonisti ormai 4 anni fa del ritrovamento della mandibola del ‘Molosso’ che era stata vandalizzata. I primi di maggio del 2017 infatti i dipendenti di Nausicaa impegnati nel servizio di sfalcio scoprirono l’accaduto: "Era mattina e ci siamo subito accorti che mancava la mandibola – ricorda Giovannelli – . Ci siamo guardati intorno e, per fortuna, l’abbiamo trovata, vicina al grosso sasso usato per danneggiare la scultura". La mandibola fu raccolta e conservata nei magazzini di Nausicaa. Avere a disposizione quel pezzo si è rivelato fondamentale per il restauro. "Si è trattato di un intervento molto delicato – sottolinea l’assessore alla cultura Federica Forti –. Trattandosi di un’opera tutelata dalla Soprintendenza, è stato necessario rivolgersi ai restauratori accreditati presso l’ente e non abbiamo potuto affidarci ai loro colleghi che a livello locale si erano offerti di sistemarla. Questo ha garantito il rispetto del corretto iter ma rallentato i tempi, e ci dispiace molto perché sappiamo quanto i residenti del litorale siano legati a questa scultura".

Il restauro è stato eseguito a regola d’arte e il danno risulta quasi invisibile: l’intervento si è focalizzato sulla mandibola staccata a colpi di pietra e non altre zone della scultura, come l’orecchio sinistro da cui già all’epoca mancava la sommità persa anni prima. Finito il restauro il Molosso è stato sottoposto a una profonda pulitura e oggi si può ammirarlo a guardia dei giardinetti latrare possente al cielo come lo immaginò Luigino Telara.