
Il mito diventa simbolo di attualità Il liceo ’Repetti’ rilegge i classici
Terzo posto a ‘Ve lo racconto io il mito’ per Edoardo Mariotti della seconda ginnasio del classico Repetti. Il concorso organizzato dall’associazione di ‘Cultura Classica’ che celebra la lingua e le culture elleniche ha suscitato l’interesse degli studenti del ’Repetti’, che hanno inviato 8 testi e tre di questi, realizzati dagli studenti della seconda B, sono stati pubblicati nell’antologia ‘Ve lo racconto io il mito 5’. "Il concorso – racconta Edoardo – è stato un modo per vedere i miti in un’altra ottica, portando i personaggi a compiere azioni degne dei nostri giorni. Ho partecipato rivisitando il mito di Scilla e Cariddi, diventate due intellettuali vittime della mafia, con un finale tragico, ma ricco di modernità".
Il secondo testo pubblicato, ‘L’inaffidabilità dell’amore’, è opera della collaborazione fra Anna Crudeli, Agata Franchi, Camilla Morotti, Irene Martinelli e Cecilia Simonini. "Il nostro mito – spiegano – induce a riflettere sul concetto dell’amore, che può spaziare dalla passione più pura alla più contorta ossessione. Dal nostro punto di vista, è come se l’amore venisse assegnato dalla ‘Fortuna’, divinità che distribuisce gioie e dolori senza guardare in faccia nessuno. È questo il motivo per cui l’amore malato di Ade resta immutabile nei secoli mentre quello quasi utopico di Orfeo va incontro ad una fine precoce". "Ve lo racconto io il mito perché in esso ritrovate il mondo moderno – prosegue Eleonora Figaia, autrice della terza rivisitazione pubblicata ‘Nell’aria dolci sussurri e crudeli verità’ –. Le problematiche attuali ne facevano già parte: il mito che mi ha coinvolta è quello di Procne e Filomela, dal quale emergono la violenza dell’uomo e il possesso della donna. Emerge la ribellione della sottomessa e il desiderio di libertà, la voglia di volare nell’aria come un uccello. Procne infatti diviene una rondine come tante donne, oggi, desidererebbero diventare". Hanno partecipato singolarmente o in gruppo anche: Laura Giovannacci, con ‘La perfetta Pandora’ (1^A), Anna Del Freo e Greta Formai, con ‘L’innocenza di Medusa’ (1^ B), Aurora Pellini e Viola Pisani con ‘Fa così tanto male l’amore?’ (2^ A), Alessandra Manfredini, Carolina Carpena, Eleonora Briglia, Emma Marcucci, Lavinia Laurà, Sofia Bozicevich con ‘Il Minotauro’ (2^ B), Emma Neri, Sofia Franchini, Rebecca Muracchioli, Valeria Massa con ‘L’amore ostacolato’ (2^ B). Le insegnanti di italiano del biennio si sono dette pienamente soddisfatte dei loro alunni e delle tematiche che hanno saputo sviluppare. I ragazzi nello riscrivere i miti hanno dimostrato che il patrimonio culturale greco non è un monumento statico, ma bensì muta e si evolve nel tempo, ispirando con i suoi valori migliaia di giovani menti.