
Tutto pronto per la premiazione della ’Disfida del Testarolo’ 2024
Quando una comunità si riunisce a tavola nel segno di un piatto, vuol dire che ha voglia di riappropriarsi della propria storia. Quella alimentare ha la stessa dignità degli eventi secolari che hanno contraddistinto la vita all’ombra di torri e castelli. Sotto sotto occhieggia la concezione del mangiare come metafora del pensiero: leggere un libro è appetito di conoscenza proprio lo stesso che guida il palato a gustare un bel piatto di testaroli, tradizionali o futuristi che siano. Si parlerà dell’ormai famosa pastella pronto in occasione del gran finale della ’Disfida del Testarolo’, l’evento targato Vetrina Toscana, Regione Toscana, Confesercenti Massa Carrara e Unioncamere, nato per esaltare uno dei prodotti tipici del territorio della Lunigiana, tra i più apprezzati in assoluto. Dopo le degustazioni negli otto ristoranti della Lunigiana che hanno partecipato alla contesa, questo pomeriggio alle 15 si svolgerà la proclamazione del vincitore nella sala consiliare del Comune di Mulazzo. Dopo i saluti istituzionali prende il via una tavola rotonda dal titolo ’Il testarolo tra tradizione ed innovazione’, a seguire la premiazione della ’ Disfida del Testarolo 2024’ e infine gran finale con la degustazione di prodotti tipici locali. Più buoni al pesto o all’olio e formaggio? Conditi con spek e gorgonzola o all’ audace alchermes? Gli interrogativi intrigheranno i curiosi del palato. Intanto un ringraziamento della presidente di Confesercenti Carrara Alida Vatteroni e del responsabile Adriano Rapaioli va ai ristoratori che si sono messi in gioco in questa simpatica sfida. Anche per la volontà di portare avanti questa tradizione magari con qualche adeguamento ai tempi. Ecco i locali che si contendono il trofeo: il ristorante Il Capriolo di Licciana Nardi, l’azienda agricola Il Gradile di Mulazzo, l’agriturismo La Vecchia Scuola di Zeri, il ristorante Da Rosy di Careola, l’Osteria della Bietola l’Osteria Da Bussè a Pontremoli, la locanda Il Rustichello alla Madonna del Monte di Mulazzo e l’agriturismo Cà di Rossi a Busatica di Mulazzo. A giudicare le preparazioni sono stati Rolando Paganini, chef e professore all’Istituto Alberghiero Pacinotti Belmesseri, Alessio Bocconi, storico della cucina e rappresentante di Slow Food Lunigiana, e Lorenzo Chiappini, delegato dell’Associazione italiana sommelier e gastronomo.
Natalino Benacci