ALESSANDRA POGGI
Cronaca

Il grido dei negozi che resistono "Riportate in città scuole e servizi"

I commercianti storici si ribellano alla decadenza della città e chiedono interventi urgenti per rilanciarla. Gabriella Steffanini: "Ce la metto tutta per resistere, anche se per restare aperta sono andati via i risparmi".

Il grido dei negozi che resistono  "Riportate in città scuole e servizi"
Il grido dei negozi che resistono "Riportate in città scuole e servizi"

di Alessandra Poggi

Amano il loro lavoro, resistono alla crisi e tengono vive le loro attività, ormai storiche. Sono Trudi Caflish della pasticceria più antica della città, Lucilla Santucci del Bar Leon d’Oro di piazza Alberica, Gabriella Steffanini del bar-tabacchi di piazza Duomo e Ilaria Lodovici dell’ottica Bessi sotto la galleria via Roma. Quattro donne di età diversa, tutte tenaci che non si lasciano sopraffare dalla crisi del commercio né dal degrado della città. Quella del locale di Gabriella Steffanini è una delle poche luci accese di piazza Duomo, la “Cenerentola” della città. L’istituzione della Ztl, senza contromisure, nel corso degli anni forse non ha aiutato a mantenere vivo il tessuto commerciale di via Santa Maria e piazza Duomo.

"Non ci sono ricette del perché resisto in una piazza deserta – dice Gabriella – ma c’è la voglia di venire tutti i giorni ad aprire il locale nella speranza di un domani migliore. Non può finire tutto così, ci deve essere un futuro per questa piazza dove si vede gente solo in occasione di funerali o cerimonie. Credo con forza che Carrara possa tornare ad essere bella e viva come un tempo, io ce la metto tutta, anche se per restare aperta sono andati via i risparmi. Alla riunione dei commercianti con l’amministrazione non se n’è fatto accenno ma piazza Duomo, e quei tre commercianti, rimasti a sospirare esistono. Bisogna riportare in città le scuole e gli uffici e riaprire con fasce orarie la via Santa Maria così da permettere alle persone di venire in centro. E servono anche degli eventi continuativi, che magari includano piazza Duomo".

"Nel tempo abbiamo cercato di resistere con l’alta qualità dei prodotti, ma adesso non basta più neanche quella, i miei clienti dicono che le paste sono le migliori di tutte – dice anche Trudi Caflish – è necessario riportare gente a vivere in città e riaprire le scuole, inutile fare una festa e un evento ogni tanto. Carrara non è più una città ormai è un borgo ed è sotto gli occhi di tutti, sporca e senza attrattiva".

Lucilla Santucci, un passato nel mondo della promozione di eventi tra Roma e Firenze, continua ad avere mille idee e il bar sempre pieno. "Il segreto è l’essere sempre aperti, la perseveranza, l’ottimismo, il sorriso, credere in un progetto e la voglia di crescere e migliorare – dice – cerchiamo di offrire sempre qualcosa di nuovo coinvolgendo il cliente. E poi basta con la storia di una Carrara deprimente e deserta, a dirlo di continuo non facciamo il nostro bene. I commercianti dovrebbero essere uniti non solo nelle riunioni ma nelle aperture".

Ma le critiche sono inevitabili: "La città è sporca – dice –, questo sì, ma è talmente bella e piena di storia che basterebbe poco per farla decollare. In vista della bella stagione è necessario intercettare turisti e croceristi e farli arrivare a Carrara, magari con un bus scoperto, sono disposta tirare fuori qualcosa pur di avere l’autobus. L’amministrazione deve lavorare in sinergia con i commercianti perché inutile che vengono in città se è tutto chiuso. E serve una città a misura di bambino, il genitore, la zia o il nonno per il bambino si muovono. Ahimè Carrara ha il motore di una Ferrari montato su una vecchia Cinquecento".

Impegno e passione sono le uniche armi che di Ilaria Lodovici: "Fortunatamente io e mia sorella non abbiamo dipendenti che potrebbero gravare il bilancio – dice – . Lavoriamo con passione, e quando la gente vede la passione viene volentieri. Ci mettiamo il massimo dell’impegno per essere al passo con i tempi, il che vuol dire spendere. Servirebbe un po’ più di attenzione da parte dell’amministrazione comunale. Piazza Matteotti non è un bel biglietto da visita e c’è la singolarità che in centro si paga la sosta e al mare è gratuita. Mi fa male parlare di Carrara, perché una volta era bellissima e piena di gente".