Il grido degli artigiani Zia, bonifiche e lavoro "Basta parole, ora i fatti" Persiani e Ricci da Cna

Confronto al “fair play” tra i candidati sindaco davanti agli imprenditori. Vicini su diverse soluzioni ai problemi della città, non sulle responsabilità. Pronti a riallacciare rapporti con i quartieri e aprire il Comune al dialogo.

Il grido degli artigiani  Zia, bonifiche e lavoro  "Basta parole, ora i fatti"  Persiani e Ricci da Cna

Il grido degli artigiani Zia, bonifiche e lavoro "Basta parole, ora i fatti" Persiani e Ricci da Cna

di Alfredo Marchetti

Area industriale, bonifiche, ma anche viabilità, futuro del porto e rilancio del turismo. Questi i principali temi racchiusi nel documento stilato da Cna, circa 30 pagine, dato a candidati a sindaco. Problemi, ma anche soluzioni concrete, perché nell’arco di questi anni l’associazione si è sentita inascoltata. "La lontananza di dialogo e di concertazione tra la parte produttiva e quella politico amministrativa ha gradualmente creato un punto di debolezza della nostra società". Un grido di aiuto dall’associazione guidata da Paolo Ciotti, che rappresenta oltre 1.300 artigiani. E sulle emergenze degli artigiani Enzo Ricci e Francesco Persiani si sono misurati con risposte e promesse.

Incontro senza colpo ferire da Cna: lontani politicamente, ma vicini per le soluzioni dei problemi della città. Si è concluso con una stretta di mano il confronto tra i candidati sindaco Francesco Persiani (destra) e Enzo Ricci (sinistra) organizzato da Cna presso l’azienda Gr Marmo. Molte le tematiche toccate, tra cui anche ztl in centro, colonie, Marina, parcheggi, bonifiche. Infine la domanda che si fanno tutti: perché vi dovrebbero votare? "Sono contento della fiducia di tanti cittadini ha detto Persiani – e sono il sindaco di tutta la città, contento di aver portato avanti un mondo civico. Siamo in grado di fare un salto di qualità". Ricci: "Ci proponiamo di avere cura della città, ricucire le periferie con il centro, curare tutti quelli che sono rimasti esclusi". Questi invece i temi messi sul piatto dagli artigiani.

Area Bic. "Crediamo interessante il rilancio dell’area Bic: palazzina territoriale, aree formative e i 14 incubatori. Due le ipotesi di rilancio: la prima è concedere l’area a Cna da parte della Regione. L’associazione ristrutturerebbe il complesso e una parte verrebbe destinata a Sviluppo Toscana, così da lavorare in sinergia. Negli incubatori potremmo fare un polo di formazione. Nella palazzina una biblioteca con connessione fibra 100 mega e collaborazione con l’Università di Pisa. L’area congressuale sarà restaurata. Al termine della concessione il bene tornerà, come nuovo, alla Regione. Seconda ipotesi: vendita del complesso a una cordata di industriali, abbassando la richiesta di 6 milioni e mezzo di euro, lontana dal valore di mercato".

Ex mercato delle Jare. Nato negli anni 80, sono rimaste poche attività. La proposta è destinarlo a struttura multifunzionale, aperta tutto l’anno, per ospitare eventi sportivi di prestigio, manifestazioni folkloristiche, spettacoli al coperto e concerti.

Assi viari zona industriale. Gli insediamenti artigiani necessitano di importanti interventi di manutenzione e di valorizzazione dell’illuminazione pubblica. Spesso non vengono fatti perché non si sa chi è il soggetto competente a pagare.

Stazione unica. "Potrebbe sembrare un sogno, ma è compito di un’amministrazione provare a realizzarli, o almeno iniziare un dialogo con Carrara e Ferrovie italiane. La stazione unica incrementerebbe le fermate dei treni e sarebbe di impulso anche turistico. Ben si inserirebbe nelle prospettive future di potenziamento della linea ferroviaria Tirrenica".

Casello industriale. Gli artigiani chiedono un casello autostradale nell’area industriale, sul modello di quello che a Ceparana ha sopperito al crollo del ponte di Albiano. Un investimento che, sostengono, ridurrebbe inquinamento, rumori, traffico dei mezzi pesanti dal casello di Massa.

Porto e costa apuana. "Crediamo in un porto esempio di sostenibilità: attraverso il potenziamento dell’energia alternativa le aziende limitrofe e i cittadini potrebbero utilizzare quella prodotta dal porto, attuando un circolo virtuoso". Favorevoli all’ampliamento "a patto che non comporti ulteriore erosione della costa". "Ci deve essere un progetto dove l’Autorità portuale si faccia da garante a riportare allo stato originale masse di sabbia che le correnti spostano verso la Versilia". Favorevoli anche a un polo nautico per il travel lift, con aree dedicate, che possa realmente competere con Spezia o Viareggio.

Manutenzione stradale. "La manutenzione delle strade che portano alle cave di Massa è fondamentale. Buche e avvallamenti provocano danni ai mezzi. Necessaria anche la manutenzione del verde al monte: le piante invadono la carreggiata e diventano pericolose"

Turismo e commercio. Per gi imprenditori "manca un vero e proprio piano per il turismo. Aziende e politica devono marciare insieme per mettere assieme le potenzialità". Non bastano le bellezze naturali. Chiedono "un’offerta identitaria, con calendari di eventi spalmati sull’intero anno, non solo culturali", il coinvolgimento dell’istituto d’arte Palma per promuovere iniziative particolari, fare una seria lotta al degrado nel centro storico, maggiore cultura del decoro coinvolgendo le scuole, pulizia delle strade più puntuale e tutte isole ecologiche, videosorveglianza e un piano della sosta alla portata delle esigenze di tutti, magari con una sosta di cortesia di mezz’ora".

Bonifiche. "Bene il tavolo unico tra Regione, Provincia, sindacati e Consorzio Zia. Ma riteniamo necessario che il Comune richieda ulteriori risorse da mettere a disposizione del progetto integrale di bonifica e di stimolare le istituzioni finché il processo di partecipazione abbia un vero inizio".