ALESSANDRA POGGI
Cronaca

Il cuore dei motori spaziali parla carrarino Due ingegneri apuani alla corte di Avio spa

Marco Telara e Marcello Angelone sono i due specialisti aerospaziali responsabili e coordinatori del più grande lanciatore al mondo

di Alessandra Poggi

C’è anche un po’ di Carrara nell’immensità dello spazio: i lanciatori spaziali di Avio Spa sono progettati da Marco Telara e Marcello Angelone, entrambi ingegneri aereospaziali, tra le figure più rilevanti della società leader del settore spaziale. Marco è il capo programma e si occupa di assicurare ad Avio e ai suoi clienti, che il motore sia realizzato nei tempi e nei costi definiti a inizio sviluppo. Coordina le attività di tutto il team, più o meno un centinaio di persone tra laureati e manodopera. Marcello è il responsabile tecnico del motore P120C e coordina le attività tecniche per garantire il rispetto di tutti i requisiti tecnici. Avio e una società con 1000 dipendenti con sede principale a Colleferro, a trenta chilometri da Roma. La prima società del settore che si è quotata in borsa, con un 60% di capitale flottante e senza azionisti che ne abbiano il controllo. Avio con la famiglia di razzi Vega ha permesso all’Italia di essere tra i pochi paesi al mondo a sapere lanciare i satelliti nello spazio. Avio progetta, sviluppa, produce e assembla lanciatori spaziali, per intenderci il razzo che permette di lanciare i satelliti nello spazio. Non solo: Avio sviluppa e produce sistemi di propulsione a propellente, sia solido sia liquido, ed è leader nella ricerca e sviluppo di nuovi materiali ed equipaggiamenti per applicazioni spaziali. Produce e assembra i motori ultimando il lanciatore sulla rampa di lancio in Guyana francese, nello spazio porto di Kourou (la Cape Canaveral europea) e assicura il servizio di lancio fino al decollo. Ce lo racconta Marco Telara: "dal 2013 Marcello e io stiamo lavorando per il futuro dei lanciatori spaziali europei - dice - lavoriamo alla progettazione a alla realizzazione del più grande motore al mondo fatto in un unico pezzo (monolitico) a propellente solido, il P120C. Un motore con il cuore carrarino. È un motore eccezionale perché oltre ad essere il più grande al mondo è anche il primo motore concepito per soddisfare le esigenze di due lanciatori diversi, il Vega C e Ariane 6. Ci lavoriamo da quando ancora non si sapeva come si sarebbero evoluti i lanciatori europei. Grazie al motore di Avio, comune ai due sistemi di lancio, il mondo spaziale europeo avrà a breve due nuovi lanciatori che permetteranno di competere con i lanciatori americani in un settore tanto strategico e competitivo come quello dello spazio. Il nostro progetto di punta è il lanciatore Vega, un lanciatore europeo dal cuore italiano perché realizzato al 70% da società italiane. Sarà sostituito a breve della nuova configurazione del razzo Vega C (Consolidation). Lavoriamo principalmente nel settore dei lanciatori commerciali, non solo per Vega che è il nostro fiore all’occhiello, ma anche nel programma Ariane, il fratello maggiore del Vega, per il quale forniamo da decenni i booster laterali, i motori che permettono il decollo del lanciatore staccandosi dopo due minuti di funzionamento. Abbiamo anche un piccolo business nel settore militare, con la produzione di missili per la difesa aerea. Il futuro del programma Vega è il Vega E (Evolution), al momento nella fase di sviluppo: sarà il prodotto ideale per satelliti leggeri, a un prezzo di lancio contenuto. Il primo volo è programmato per il 2026. Anche questo lanciatore utilizzerà il motore P120C. Ancora ricordo - conclude Marco - il giorno in cui eravamo a Parigi nella sala immensa della sede dell’Esa, l’equivalente europea della Nasa americana, e il direttore annunciò che che la nosra configurazione del lanciatore era la vincitrice della competizione".