Il consiglio ’litigioso’ si ricompatta Sì alla variante dell’area ex Eaton

Ok dell’assise ad ampia maggioranza alle controdeduzioni alle osservazioni sullo strumento urbanistico. Penultimo ostacolo di una difficile corsa a tappe per Persiani: rimane la conferenza paesaggistica

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La variante per il lotto rimasto libero dell’area ex Eaton passa il vaglio del consiglio comunale ad ampia maggioranza: nella lunghissima seduta di lunedì sera, durante la quale si consuma l’ennesima crisi di maggioranza, si va però all’approvazione quasi compatta delle controdeduzioni alle osservazioni presentate rispetto allo strumento di pianificazione. E’ il penultimo ostacolo, superato, di una difficile corsa a tappe che ora vede da vicino la sfida della conferenza paesaggistica con Soprintendenza e Regione per arrivare così all’approvazione della conformità al Pit della Toscana per la rimozione del vincolo dell’area boscata all’interno della proprietà ex Eaton che deve tornare in consiglio per la definitiva approvazione che serve al Consorzio Zona industriale apuana per metterla poi all’asta. La speranza è che questa seconda pratica possa risolversi nei tempi minimi previsti, ossia 60 giorni. Nell’ara ex Eaton andranno, lo ricordiamo, nuove unità produttive di carattere artigianale e industriale funzionali allo sviluppo del tessuto produttivo del territorio. Certo, è una corsa contro il tempo perché significa comunque arrivare ad aprile già iniziato con le elezioni dietro l’angolo con un’amministrazione in scadenza che potrebbe non avere il tempo o la forza di chiudere la pratica. Sarebbe un bel problema per il Consorzio Zia che dovrebbe aspettare l’insediamento del successivo consiglio a giugno o luglio. Ricordiamo infatti che la vendita deve concludersi entro la fine dell’anno o il terreno tornerà di proprietà della Regione stessa. La verità è che un iter che pareva non avere intoppi si è trascinato per troppo tempo, almeno con un mese di ritardo per l’approvazione in consiglio che è comunque avvenuta a larga maggioranza.

L’unica opposizione è stata quella del Movimento 5 Stelle che tramite la consigliera Luana Mencarelli ha ribadito le proprie ragioni al ‘no’: l’area boscata, secondo i pentastellati, è davvero tale perché cristallizzata nel Pit e confermata nel Regolamento urbanistico. "La perizia – ha detto Mencarelli – dice solo che l’area boscata è stata trascurata ma non significa che non ci sia. Diventa un precedente: ogni area boscata degradata può essere eliminata in favore della cementificazione".

Perplessità sull’area boscata anche da parte del consigliere Luca Guadagnucci che ha però difeso anche il ruolo della manifattura: "L’area boscata c’è. La si può sacrificare con fatica ma non con un colpo di spugna per dire che non lo è". Alla fine si va al voto e la variante passa: 24 favorevoli e 2 contrari ossia i consiglieri del Movimento 5 Stelle.