Il congresso di Sinistra Italiana elegge segretario Matteo Bartolini

Matteo Bartolini è il nuovo segretario provinciale di Sinistra Italiana a Massa Carrara. Durante il congresso provinciale sono stati affrontati temi come l'alleanza con le forze progressiste e la difesa della sanità pubblica.

Il congresso di Sinistra Italiana elegge segretario Matteo Bartolini

Il congresso di Sinistra Italiana elegge segretario Matteo Bartolini

MASSA CARRARA

E’ Matteo Bartolini il nuovo segretario provinciale di Sinistra Italiana. L’elezione al termine del congresso provinciale che si è svolto sabato e che ha assegnato anche il ruolo di tesoriera a Dorina Tole. Al congresso del partito, guidato dal segretario nazionale Nicola Fratoianni, diversi ospiti hanno animato il dibattito politico provinciale alla presenza della responsabile regionale dell’organizzazione Anna Piu. Dopo la relazione iniziale, sono intervenuti la sindaca Serena Arrighi e la consigliera comunale di Carrara Rigoletta Vincenti, rappresentanti di sindacati e delle forze politiche Pd, 5 Stelle, Europa Verde e Rifondazione Comunista. Molto apprezzato il saluto dell’Accademia Apuana della Pace.

"Lavoriamo per un’ alleanza con le forze progressiste, sia a livello nazionale che nel territorio – ha sottolineato Bartolini – che sia capace di battere la destra di Giorgia Meloni e di farlo a partire da politiche di cambiamento capaci di parlare a quelle migliaia di lavoratori e lavoratrici che non credono più nella politica come strumento di cambiamento della loro vita". Alle prossime elezioni europee Sinistra Italiana e l’alleanza Verdi Sinistra metteranno al primo posto la questione della pace e del disarmo. "Per le elezioni amministrative dove siamo presenti – ha detto il segretario provinciale – lavoreremo per verificare le condizioni di accordi con le altre forze per proporre un’alternativa alle destre, ma solo se avranno al centro punti qualificanti come la difesa della sanità pubblica, la transizione ecologica e nuovi modelli di sviluppo. Non siamo interessati ad accordi puramente elettorali che gli elettori stessi hanno dimostrato di non ritenere più credibili".