Il Castel dell’Aquila si riaccende Intesa tra proprietari e Comune

Fivizzano, dopo tanto temp il maniero di nuovo illuminato per la Santa Messa

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In occasione dei festeggiamenti per i Santi Patroni di Gragnola, Ippolito e Cassiano, le luci del Castello dell’Aquila, edificato nel 1300 dalla potente casata dei Bianchi d’Erberia (imparentati con i Malaspina), dopo un anno di sospensione dovuta alle vicissitudini della proprietà precedente che avevano comportato la vendita all’asta del maniero, i nuovi proprietari hanno riacceso le luci. "Mi sono accordato con gli attuali proprietari per far sì che il castello potesse tornare ad illuminarsi come nel passato - afferma il vicesindaco di Fivizzano Giovanni Poleschi - e loro hanno dato la massima disponibilità, evidenziando la volontà d’instaurare un rapporto sinergico con il paese. Ho chiesto venisse illuminato dalle ore 21, il momento della partenza della processione religiosa che aveva inizio dalla Chiesa del borgo, arrivava alla Stazione per scendere in Piazza del Gioco e rientrare nella Chiesa parrocchiale. Da notare che la Santa Messa delle 10,30 era stata celebrata dal Vescovo Diocesano Mario Vaccari, la processione invece dal parroco don Alexandre Diegane Faye. La nostra popolazione - conclude Poleschi - ha molto apprezzato il gesto che ha comportato la riaccensione delle luci nel Castello dell’Aquila, cogliendovi un segno di speranza rispetto alle difficoltà dei tempi recentemente trascorsi".

Roberto Oligeri