Il caso nuova Questura. Vertice in prefettura su ipotesi e investimenti

Stamani l’incontro tra Aprea, sindaco Persiani e capigruppo in Consiglio. La forza di oltre 2mila firme contro la scelta del parco degli Ulivi e le alternative.

Il caso nuova Questura. Vertice in prefettura su ipotesi e investimenti

Il caso nuova Questura. Vertice in prefettura su ipotesi e investimenti

Il progetto di una nuova Questura diventa un caso politico da affrontare con il prefetto di Massa Carrara, Guido Aprea. Stamani, infatti, è in programma un vertice convocato dal sindaco, Francesco Persiani, in accordo con il Prefetto e che si svolgerà a partire dalle ore 12.30 nella sede della Prefettura a Palazzo Ducale, in piazza Aranci, con un unico oggetto all’ordine del giorno: la nuova Questura.

Un invito rivolto ai soli capigruppo in consiglio comunale o, se impossibilitati a partecipare, comunque a un solo rappresentante per gruppo consiliare. Quindi una discussione politica che dovrebbe far chiarezza sulle volontà che arrivano direttamente dal Ministero dell’Interno, delle possibilità di investimento per il territorio, si parla di 30 milioni di euro, e delle soluzioni possibili che al momento sembrano davvero limitate. Anzi, ci sarebbe pure il rischio che la nuova Questura possa essere ‘scippata’ da Carrara, ormai ufficialmente co-capoluogo della provincia quindi autorizzata a pieno titolo a chiedere la sede della Questura sul suo territorio, come da atto di indirizzo votato in consiglio comunale pochi giorni fa.

Al momento, però, è probabile che la maggioranza vada a sbattere contro il muro dell’opposizione perché al di là dei soldi in ballo, la soluzione dello sgambatoio nell’area del Parco degli Ulivi per ora ha trovato soltanto un larghissimo coro di no, dalla sinistra alla destra, tutti si sono schierati contro: Polo Progressista e di Sinistra, Partito democratico, Massa è un’altra cosa e pure Fratelli d’Italia. Questo in consiglio comunale. Perché fuori dal ‘palazzo’, poi, l’opposizione sembra essere ancora più ampia e mette insieme altre forze politiche oltre a tante associazioni ambientaliste. La raccolta firme contro il progetto davanti all’ingresso del Parco in pochissimi giorni ha superato le duemila adesioni e continua a crescere.

La scelta di quella porzione di Parco degli Ulivi è arrivata dopo che da Roma è stata bocciata l’ipotesi di acquisizione e trasformazione dell’immobile ex Banca d’Italia, sembra per problemi relativi alla sicurezza della struttura stessa, così come è stata cassata poi l’idea di realizzarla nell’area ex Intendenza di Finanza. In queste ore c’è chi ha anche avanzato proposte alternative, non ultima quella di Franco Frediani, di un’area vicino alla sede provinciale dei vigili del fuoco, un terreno in via degli Unni, angolo via Silcia, su cui sorge un dismesso vivaio.