PATRIK PUCCIARELLI
Cronaca

Il business delle vacanze Boom di locazioni brevi "E le agenzie? Stritolate dalla solita burocrazia"

Il fenomeno degli affitti per pochi giorni è in crescita soprattutto online. Leoncini (Fiaip): "Troppi passaggi che si potrebbero concentrare. che invece sono necessari per registrare il cliente con gli enti".

Il business delle vacanze Boom di locazioni brevi "E le agenzie? Stritolate dalla solita burocrazia"

di Patrik Pucciarelli

Le locazioni brevi per le vacanze sono un fenomeno in crescita. Poche agenzie le trattano. Sembra un controsenso, ma i professionisti del settore sono costretti ad abbandonare le locazioni inferiori a 30 giorni per la troppa burocrazia. Un monopolio dei portali di affitti online, dove il controllo è meno ferreo. Massimiliano Bandini è titolare dell’agenzia immobiliare Cinquale."Partiamo con la registrazione del contratto di locazione all’agenzia delle entrate, entro 30 giorni, per via telematica. L’immobiliare diventa sostituto d’imposta perché incassa per conto dei proprietari. Prendo i soldi e devo versare al proprietario il 21 percento di imposte. Poi la comunicazione dell’immobile sul sito della regione che verrà indirizzata al comune per fini statistici. Successivamente, gli affittuari arrivano in agenzia per il check in. Vengono accompagnati all’alloggio. Devono lasciarci i documenti che serviranno per la registrazione e la comunicazione, entro 24 ore, dei flussi e dei nominativi alla questura". La mancata segnalazione prevede fino a 3 mesi di carcere e sanzione pecuniaria di 206 euro.

"Fatto questo – prosegue – l’agenzia immobiliare al momento del check out recupera l’imposta di soggiorno per ogni persona che era in casa. Tramite una delega dovrà fare in modo che, entro i termini indicati nel regolamento comunale, l’imposta venga versata". Sarebbe più semplice se cambiasse l’iter. Matteo Leoncini è il presidente provinciale della Fiaip, Federazione Italiana Agenti Immobiliari. "Come federazione chiediamo che tutta questa burocrazia venga fatta una sola volta, concentrando i passaggi. La necessità di un ente pubblico che passa le informazioni a comune, questura e regione. Ad oggi ognuno ha il suo portale, ha il suo sistema di trasmissione, un lavoro a compartimenti stagni. Si perdono diverse ore solo per delle comunicazioni. Diventa di difficile gestione, se mettiamo dentro anche l’imposta di soggiorno, che noi dobbiamo prendere e pagare il mese successivo. Poi c’è il fatto che, se il singolo proprietario affitta da solo online, e non segue tutti gli adempimenti, è di difficile intercettazione. L’agenzia è sempre sotto controllo: c’è una partita iva e un’iscrizione alla camera di commercio".

Lo spartiacque che ha complicato le cose, nel 2019, con l’effettiva introduzione del Testo unico del sistema turistico regionale. Si sottolinea la necessità di avere una conoscenza completa delle locazioni turistiche, dovuta al fatto che il fenomeno ha assunto dimensioni maggiori. In pratica, bisogna fare i conti con l’agenzia delle entrate, comunicare i dati dell’immobile sul portale della regione per poi indirizzarli al comune, prendere i dati di ogni persona e trasmetterli online alla questura. Chiedere la somma dell’imposta di soggiorno e ripetere la procedura. Se la burocrazia rimane tale, le agenzie dovranno specializzarsi solo in locazioni brevi, tralasciando le compravendite, o creare una sezione dedicata.