L’associazione Resceto Vive presenta “I Vandellorchi e Nerofumo“, una strana storia, un misto tra realtà e fantasia, nata nel cuore delle Alpi Apuane, proprio a Resceto sulla settecentesca via Vandelli. A scrivere la storia è Maja Malavasi, classe 1967, versiliese d’adozione da più di 30 e che, innamorata di queste montagne, impara ad andare per grotte e monti apuani collaborando anche con la gestione di vari rifugi in zona. Nasce così in lei un sentimento conflittuale tra il piacere appagante della bellezza in natura e la fatica fisica di vivere e lavorare in montagna.
“Nerofumo“ è la bambina che, crescendo, nasconde la propria bellezza per non destare l’attenzione dei “Vandellorchi“, intenti a costruire la strada “che va verso il cielo“. "Con la penna in mano – si legge nella prefazione – Maja ha scritto parole intrecciate con la magia della natura selvaggia, cullata dal richiamo delle pietre antiche e del vento che portava con sé i racconti del passato. La fiaba ha aspettato pazientemente per quasi trent’ anni riposta nel buio di un cassetto. Preservata da “Nandorco“ al secolo Ferdinando Baldini, affascinato, senza ombra di dubbio, dal suo contenuto, questa fiaba ci spinge a scoprire e immergerci in un mondo di incanto e meraviglia, a riscoprire la magia che si cela dietro le nostre radici e a lasciarci trasportare dal fascino senza tempo delle Alpi Apuane e della via Vandelli".
Joaquin Recio, giovane italo-argentino, studente fumettista dell’Accademia delle Belle Arti di Carrara, ha illustrato la storia. Il libro, edito da Tara editoria per la collana “Favolando“, sarà presentato oggi alle 17.45 a Palazzo Ducale in sala della Resistenza, alla presenza dell’autrice, Maja Malavasi e dell’illustratore Joaquin Recio, del presidente di Resceto Vive, Riccardo Fialdini, Guido Bertuccelli, Matilde Fioravanti per le letture, gli editori Daniele Tarantino e la giornalista Angela Maria Fruzzetti, coordinatrice.