I “pomi” fanno centro. Alla sagra di Codiponte record di presenze e torte

Il portavoce del Comitato Giacomazzi: "Un successo di tutto il paese". Le donne hanno cotto 500 torte di mele nell’antico forno di Casciana.

I “pomi” fanno centro. Alla sagra di Codiponte record di presenze e torte
I “pomi” fanno centro. Alla sagra di Codiponte record di presenze e torte

L’antico forno a legna è stato riacceso, come ad ogni appuntamento, da 38 anni, e ne sono uscite 500 torte di mele che sono andate a ruba. Non di pomi qualsiasi ma di “rotei”, le antiche mele lunigianesi, schiacciate al centro, regine della sagra di Codiponte che ha registrato quest’anno, alla 38ª edizione, un record di presenze e di gradimento. "Non pensavamo davvero di riuscire ad avere un simile successo, di battere quest’anno il record delle presenze" commenta Sergio Giacomazzi, portavoce del Comitato della “Sagra dei Pomi” di Codiponte. Un evento che affonda le radici nella storia del territorio: già nel lontano 1950 la zona era caratterizzata da ampie piantagioni, da meleti della cultivar “rotella”, la classica mela che si mantiene integra per tutto l’inverno senza entrare nelle celle frigorifere ma solo se stesa su impalcati di legno, meglio se su un letto di paglia, in cantine e fienili.

"E’ dal 1977 che mi dedico alla organizzazione della sagra – racconta Giacomazzi – : il nostro apposito Comitato conta 7 componenti ma tutto il paese di Codiponte si rimbocca le maniche, nessuno si tira indietro di fronte a nulla nell’allestire strutture, stand, carri allegorici e tutto quanto serve per la migliore riuscita della festa. Senza l’aiuto fattivo degli abitanti, non sarebbe possibile raggiungere i traguardi che abbiamo conquistato come presenze e consolidato successo. Inizialmente era stata la Croce Bianca di Codiponte ad occuparsi anche di portare avanti la sagra, poi siamo subentrati noi che, oltre a curare il settore gastronomico della festa, ci diamo da fare ad organizzare anche l’aspetto ludico, coinvolgendo i ragazzi, i giovani della zona. Come con la sfilata dei carri, sempre a tema". In cucina tutti prodotti tipici locali, quindi si cucinano frittelle di farina dolce e di mele, carni, polenta con funghi e tanto altro. "Ma a noi piace molto trasformare il prodotto di base, cioè le mele, in specialità finite – spiega Giacomazzi – Le nostre donne utilizzano un vecchio forno a legna in disuso a Casciana: vi preparano e cuociono qualcosa come 500 torte, anzi è meglio dire strudel, ovviamente a base di mele. Vanno a ruba: tutte vendute".

Roberto Oligeri