MICHELA CARLOTTI
Cronaca

I piccoli “regni” dei sindaci : "Ora compensi da adeguare"

Il decreto potrebbe allungare all’infinito i mandati di 11 su 14 primi cittadini lunigianesi .

"Lunga vita" ai sindaci dei piccoli comuni, grazie al decreto legge licenziato giovedì dal consiglio dei ministri. Con le nuove regole, nei comuni sotto i 5mila abitanti un sindaco potrà ricandidarsi senza limiti di mandato, tre le possibilità per quelli fra 5 e 15mila abitanti, quindi 15 anni, mentre il limite dei due mandati resta solo per i comuni più grandi, in Lunigiana nessuno. Un decreto che, almeno nel suo spirito, nasce per contrastare la crescente difficoltà a reperire persone disposte a candidarsi nei piccoli centri dove le responsabilità sono tante e gli emolumenti scarsi. La domanda allora è: ha senso mantenere in vita i piccoli comuni? Esistono casi di commissariamenti per assenza di candidati.

In Lunigiana 11 dei 14 comuni hanno meno di 5 mila abitanti e potrebbero quindi diventare piccoli regni in versione moderna. Solo ad Aulla, Pontremoli e Fivizzano i sindaci potranno ambire ad un massimo di 15 anni consecutivi di governo. "Questo decreto si presta a complesse valutazioni – commenta Gianluigi Giannetti, sindaco di Fivizzano nonché presidente dell’Unione dei Comuni –. Certo è che ci sono state molte pressioni dei sindaci, soprattutto per il terzo mandato, a cui si sono aggiunte quelle per il mandato illimitato. C’è il tema di alcuni comuni che hanno difficoltà a trovare candidati, per cui questa norma va anche in quella direzione. E c’è anche da considerare che chi fa il sindaco deve avere il tempo per vedere realizzate le opere che programma. Tuttavia, credo sia necessaria l’alternanza e non si possa pensare di fare il sindaco per sempre".

Giudizi diversi nei piccoli comuni. Claudio Novoa è già al terzo incarico a Mulazzo in virtù della legge del 2022. "Penso che questa scelta riconosca giustamente il diritto dei cittadini a decidere se confermare o meno il proprio sindaco in base ai risultati – commenta –. E penso anche alla possibilità di affrontare sfide a lungo termine. Ma è necessario rivalutare la cruciale funzione di servizio civico svolta da sindaci e amministratori, impegnati 24 ore al giorno, 7 giorni su 7, riflettere sulle indennità molto sproporzionate e inique nei piccoli comuni".

Annalisa Folloni, in carica a Filattiera dal 2014, a giugno si ricandida per il terzo mandato. "Nei piccoli comuni fare il sindaco è quasi una forma di volontariato – dice –, con tutti i rischi che però comporta amministrare l’ente. Io credo che l’alternativa non debba essere imposta per legge: alla fine avviene per gradimento dei cittadini. Se come sindaco non lavori, non dai risposte e non stai vicino alla gente, le persone quando vanno a votare hanno la possibilità di scegliere".

Può ripresentarsi a Casola per il quarto mandato Riccardo Ballerini: "Per me è una norma ottima. Ormai è difficile formare anche le liste. I Comuni sono la prima frontiera per i cittadini: il sindaco è il punto di riferimento per la risoluzione di tutti i problemi ma mancano gli strumenti, soprattutto economici. Poi ci sono i compensi sproporzionati alle responsabilità".