
La compagnia
Carrara, 15 febbraio 2019 - In visita alle cave e al centro storico della nostra città i musicisti dell’orchestra Multietnica di Arezzo in scena alla sala Garibaldi con lo spettacolo «Occident express». Sono partiti nel primo pomeriggio di mercoledì, alla scoperta delle cave e poi del centro storico, i musicisti che hanno accompagnato Ottavia Piccolo nello spettacolo in scena sul palco del Garibaldi nell’ambito della stagione di prosa promossa da Comune e Fondazione Toscana spettacolo onlus.
Scritto da Stefano Massini, «Occident Express (Haifa è nata per star ferma)» è a cura di Enrico Fink e Ottavia Piccolo, musica composta e diretta da Enrico Fink. Con Ottavia Piccolo, l’Orchestra multietnica di Arezzo, composta da Gianni Micheli clarinetti e fisarmonica, Massimo Ferri oud, cumbus, bouzouki, chitarra, Luca Roccia Baldini basso e contrabbasso, Mariel Tahiraj violino, Leidy Natalia Orozco viola, Maria Clara Verdelli violoncello, Massimiliano Dragoni salterio e percussioni, Enrico Fink flauto.
I musicisti hanno accolto l’invito dell’assessore alla Cultura e Turismo Federica Forti a partecipare a una visita guidata per conoscere da vicino le bellezze naturali e artistiche del territorio, in collaborazione con gli aderenti all’Associazione operatori turistici del marmo. Molto apprezzate dai partecipanti le dettagliatissime spiegazioni fornite dalla guida, che li ha accompagnati nel tour tra cave e centro storico che ha regalato loro emozioni difficili da dimenticare.
Anche la trama è stata molto apprezzata dal pubblico del teatro: la cronaca di un viaggio, diario di una fuga, istantanea su un inferno a cielo aperto: storia vera, un piccolo pezzo di vita vissuta che compone il grande mosaico dell’umanità in cammino. «Occident express» è un frammento del nostro tempo. Nel 2015 una donna anziana di Mosul si mise in fuga con la nipotina di quattro anni: ha percorso in tutto 5mila chilometri, dall’Iraq fino al Baltico. Cosa cerca? Una meta. Un approdo. Forse solo un posto dove fermare le gambe. Un racconto incessante fra parole e musica, senza un solo attimo di sosta: la terribile corsa per la sopravvivenza.