
I fratelli Milanta a Malta
Carrara, 1 ottobre 2016 - Due fratelli sul podio europeo di karate. E ora per i figli di Lino, storico maestro di questa disciplina e storico fondatore dell’Atletic Club di Carrara puntano a Tokyo 2020, portando questa manifestazione come prossimo traguardo per la loro carriera sportiva. I gemelli Maria Elena e Raffaello Milanta, 17 anni, hanno vinto l’oro al terzo campionato europeo di karate dei piccoli stati, che, disputato nei giorni scorsi a Malta. Il karate scorre nelle vene di questi due ragazzi, grazie anche al padre. Sette squadre presenti per un totale di 332 atleti.Maria Elena Milanta, categoria 59 chili, è salita sul gradino più alto del podio dopo aver sconfitto la lussemburghese Laura Hoffmann. Raffaello, nonostante i suoi 72 chili di peso effettivo, è stato iscritto nella categoria 76 chili, perciò ha dovuto affrontare atleti più corpulenti e muscolosi di lui. In finale, molto combattuta, ha avuto la meglio sul lussemburghese Henrique Martins Dias. Maria Elena e Raffaele nel 2016 hanno vinto i Campionati Regionali, sono arrivati secondi al Campionato Italiano e in Coppa Italia, terzi alla World Cup e secondi al Campionato Italiano della federazione Unika. Risultati prestigiosi, che sono valsi la convocazione da parte dei dirigenti della Nazionale di San Marino in vista dell’Europeo. «è stata la nostra prima esperienza internazionale al di fuori dell’Italia – spiega l’atleta Raffaello Milanta –. Per questa ragione abbiamo chiesto il supporto del mental coach Massimo Binelli. Grazie al lavoro svolto con lui, sono riuscito a controllare la tensione della gara e contenere la mia irruenza, specialmente negli episodi di scorrettezza da parte degli avversari».
Anche Maria Elena parla della sicurezza con cui è arrivata a conquistare l’oro: «Ho attaccato quando dovevo attaccare e ho difeso quando dovevo difendere, sempre con grande lucidità. L’allenamento mentale mi ha consentito di raggiungere il perfetto dominio di me stessa. Ero serena e sicura di vincere, ci ho creduto fino in fondo e ho vinto». Dopo questo risultato, il maestro Lino guarda lontano: «Il karate è diventato sport olimpico, perciò Tokyo 2020 non è più un sogno proibito. D’ora in poi, affronteremo tutte le gare del ranking mondiale per puntare alla qualificazione a cinque cerchi. Ringrazio Massimo Binelli e il nostro prezioso fisioterapista Luca Castelli».