ANDREA LUPARIA
Cronaca

I carabinieri ricordano il maresciallo Taibi

Nel 20eesimo anniversario della fondazione dei carabinieri, il bilancio di quanto fatto in 12 mesi di lavoro

La corona in memoria dei militari morti (foto di Raffaele Nizza)

Massa, 7 giugno 2016 - TANTA GENTE, ma soprattutto tanta emozione quanto è stato ricordato il maresciallo Antonio Taibi. La cerimonia svoltasi ieri mattina, nella caserma Plava, per il 202esimo anniversario della fondazione dell’Arma dei carabinieri, si può riassumere con queste parole. Il nome del maresciallo barbaramente assassinato lo scorso gennaio a Carrara è risuonato più volte nella sede del comando provinciale dell’Arma. Qui Taibi aveva lavorato ed era conosciuto e stimato. E quando per ricordare il maresciallo e gli altri morti dell’Arma una tromba ha suonato il silenzio, bastava guardare i volti di molti militari per leggervi l’emozione, mentre mogli e figlie presenti guardavano i loro amati con un misto di legittimo orgoglio e preoccupazione malcelata. L’applauso è risuonato a lungo, nel cortile della caserma, quando è letto il messaggio del presidente Mattarella, che ieri sera ha consegnato una medaglia alla moglie e ai figli del maresciallo. E in tanti hanno applaudito anche quando, a nome di tutti i militari della provincia, il tenente colonello Giovanni Semeraro ha auspicato «Antonio abbia la pace dei giusti, la moglie e i figli il giusto conforto».

DOLORE A PARTE, Semeraro anche anche accennato, brevemente, al lavoro svolto negli ultimi mesi in tutta la provincia: «I reati perseguiti dall’Arma sono stati 6.456 pari al 78%di tutti i reati consumati in provincia. Ben 140 le persone arrestate e 1.225 quelle deferite in stato di libertà all’Autorità giudiziaria. L’impegno profuso dall’Arma è evidente non solo dal punto di vista repressivo ma soprattutto sul piano preventivo: sono stati eseguiti 14.727 servizi esterni di pattuglia e perlustrazione che hanno consentito di identificare 88.654 persone e controllare 68.866 veicoli». Entrando nel particolare, Semeraro ha ricordato che nell’attività di contrasto dello spaccio di stupefacenti sono stati scoperti 62 reati con 36 persone arrestate, 39 denunciate e 69 segnalate all’autorità amministrativa quali consumatori di stupefacenti. E ha citato le operazioni che hanno portato all’arresto di tre persone con armi rubate in precedenza e un grosso quantitativo di droga, la scoperta di due coniugi che coltivavano marijuana (ne avevano già messa da parte, pronta per essere venduta, 43 chilogrammi) e i due arrestati perchè autori delle cinque più recenti rapine: due in altrettanti supermercati e tre nelle farmacie massesi. Alla fine Semeraro ha concluso con un ringraziamento del tutto personale: «Ringrazio la mia famiglia, in particolare mia moglie che mi segue pazientemente nel mio nomadismo trentennale». E qualcuno, tra i presenti, ha ipotizzato che l’ufficiale a settembre lasci Massa per un nuovo, importante, incarico.

VERSO LA FINE della cerimonia, il Prefetto di Massa Carrara Giovanna Menghini ha consegnato un «elogio» all’appuntato Armando Baldini, concesso il 27 novembre 2015 dal comandante della legione carabinieri «Toscana» perchè distintosi in servizio. In più sono state consegnate le medaglie ricordo a tre carabinieri che sono andati in congedo nell’ultimo anno: il maresciallo di complemento Luigino Caria, già operatore della centrale del comando provinciale, il brigadiere capo Armando Ferrari, già addetto alla stazione carabinieri di Licciana Nardi e l’appuntato Sandro Pastine, già operatore della centrale del comando provinciale (