
I big di basket e volley alla Imm. Lezioni di sport e inclusione sociale
di Daniele Rosi
Favorire l’inclusione sociale dei ragazzi attraverso sport e aggregazione. Questo l’obiettivo del Jam Camp Sport che per la 18esima volta va in scena in queste settimane nei padiglioni Imm-Carrarafiere a Marina. Un gigantesco allestimento con 64 campi da gioco e oltre 20mila metri quadrati di estensione, che rappresenta un villaggio sportivo unico a livello europeo. Centinaia i ragazzi provenienti da tutta Italia e dall’estero che ogni giorno si cimentano con pallacanestro e pallavolo insieme a allenatori e campioni di livello internazionale. La manifestazione promuove lo sport come divertimento e modello per un corretto stile di vita nei giovani dagli 8 ai 18 anni. Rappresenta un’esperienza formativa grazie anche alle attività collaterali in spiaggia, in piscina, nelle serate a tema e in brevi escursioni.
Obiettivo è indirizzare i ragazzi verso una vita attiva, valorizzando inclusione, solidarietà, tolleranza e fair-play, dentro e fuori dal campo di gioco. Nutrito il parterre di presentazione della nuova edizione, con lo storico e vittorioso coach di basket Dan Peterson, dal coach Nba Mike Fratello e dal coach di volley Victor Perez Moreno, oltre alla sindaca Serena Arrighi, l’assessore allo sport Lara Benfatto e Roberto Milocco fondatore del Jam Camp. "E’ sempre un piacere venire qui – ha esordito coach Peterson – un terra che negli anni ho imparato ad apprezzare. Siamo qui da tempo e ogni volta è un grande lavoro di organizzazione. Sono eventi importanti per i giovani". In questi anni decine e decine di campioni del volley e del basket hanno frequentato il Jam Camp sulla riviera apuana. Quest’anno per il volley: Matey Kazyinsky, Robertlandy Simon, Katerina Antropova, Enrica Merlo, Paolo Porro, Francesca Ferretti, Tommy Stefani, Damiano Catania e lo staff Allianz Powervolley Milano. Per il basket oltre a Dan Peterson e Mike Fratello, anche Frank Gioffrè, Ratko Mihailovic, Andrea Vicenzutto, Briana Green e Tay Fisher dagli Harlem Globetrotters.
"Siamo orgogliosi del lavoro svolto in questi anni a Marina – ha proseguito il fondatore Roberto Milocco - e ormai qui è un punto di riferimento per lo sport giovanile europeo. Siamo contenti della partecipazione di tanti giovani e ottimi tecnici che condividono con noi lo spirito del Jam Camp". I campioni vivono l’esperienza a stretto contatto con i partecipanti e rappresentano un modello a cui ispirarsi per il rispetto delle regole e il raggiungimento dei propri obiettivi, nello sport come nella vita. Le attività prevedono allenamenti, tornei, corsi, incontri, gare e competizioni individuali e di squadra. I programmi sono diversificati in base a età e livello tecnico dei partecipanti. "Manifestazione di alto livello sul territorio – hanno poi aggiunto la sindaca Arrighi e l’assessore Benfatto – e per noi è un piacere e un onore ospitarla. E’ giusto perseguire l’obiettivo dell’insegnare e allo stesso tempo fare sport, sono valori importanti. Eventi come questo rappresentano un’opportunità per il territorio".