REDAZIONE MASSA CARRARA

Guido Mussi e il Pri lanciano la sfida "Basta spot, la città vuole soluzioni"

"Non è sufficiente rifare una piazza, servono interventi strutturali per ambiente, lavoro, turismo, salute e cultura"

Guido Mussi e il Pri lanciano la sfida "Basta spot, la città vuole soluzioni"

Scendono in campo anche i Repubblicani. Hanno partecipato al tavolo del centrosinistra ma poi, vista la situazione di stallo nel Pd e le scelte diverse fatte da altri partiti e candidati, hanno deciso di rompere gli indugi e di puntare su un proprio rappresentante per la carica di sindaco: l’avvocato Guido Mussi. "Un autorevole repubblicano – ha detto Giorgio Raffi, segretario della sezione ’Mazzini’ del Pri, durante la presentazione che si è tenuta ieri nella sede di via Alberica alla presenza tra gli altri dell’assessore di Carrara Moreno Lorenzini –. Quella di Mussi non è una candidatura di bandiera. Pensiamo sia la persona giusta per dire la nostra, con un programma serio e articolato di contenuti. I problemi della città sono tanti, bisogna provare a risolverli".

Guido Mussi ha spiegato subito... chi gliel’ha fatto fare. "Me l’hanno chiesto un po’ tutti – ha detto – ma la risposta è semplice: la mia storia. La mia storia di massese che per oltre 70 anni non si è mai allontanato dalla sua città vivendone tutte le vicissitudini; la mia storia di professionista che per quasi 50 anni lavora nel settore della giustizia; e la mia storia di repubblicano, visto che sono iscritto al parttito fin dai tempi dell’università, alla fine degli anni ’60. Il mio impegno all’interno del partito del resto non è mai venuto meno. Non ci sono scopi egoistici o edonistici, mi candido per cercare di migliorare la meravigliosa città, che amo, in cui ho avuto la fortuna di nascere e vivere. Diamo valore alla città".

Il programma di Mussi e del Pri non è banale, non è un semplice elenco, a grandi linee, di cose da fare. E’ particolareggiato, con riferimenti precisi, dove si sottolineano tre aspetti fondamentali. "Prima di tutto – ha spiegato Mussi – l’ambiente e il territorio. Intendo la bonifica delle aree inquinate della zona industriale, il ripascimento della spiaggia di Marina e la salvaguardia delle zone boschive. Si tratta di priorità in quanto da questi interventi, che vanno fatti presto e bene, discendono, direttamente e imprescindibilmente, lavoro, turismo e salute. Temi su cui il partito, e anch’io, si è sempre battuto. Ricordo che negli anni ’80 ho partecipato con i balneari alle battaglie in difesa della spiaggia, così come le battaglie sempre in quegli anni contro il polo chimico. E’ stato un sindaco repubblicano, Mauro Pennacchiotti, a chiudere la Montedison".

"Il secondo punto – continua Mussi – è il patrimonio comunale: è bene ricordare che i beni del Comune, tra i quali gli agrimarmiferi e il litorale, sono in percentuale di ogni singolo cittadino, che ha quindi il diritto di vederli utilizzare nel migliore dei modi e il dovere di rispettarli e difenderli. Occorre aggiornare il catasto comuale di tutto il patrimonio pubblico e quindi valorizzarlo al fine di ottenere un reddito che consenta di diminuire la fiscalizzazione locale. Infine, la cultura. Massa ha un patrimonio di enorme interesse, come il Castello Malaspina, Palazzo Ducale, Villa Rinchiostra, Villa Massoni, il Teatro Guglielmi, il Rifugio antiaereo, il Duomo, il Museo diocesano con il Mug2: se valorizzati e utilizzati in sinergia tra loro potrebbero fare di Massa un centro di attrazione culturale di interesse nazionale. Si potrebbe anche proporre la città come capitale della cultura per il 2028 nel trecentennale della nascita di Alessandro Guglielmi".

E le primarie del centrosinistra? "Se saranno fatte e ci sono i presupposti per farle, noi ci saremo – ha detto Mussi –. Siamo stati i primi a caldeggiarle, ma servono chiarezza e credibilità. Certo è che i tempi sono strettissimi".

Non mancano le stilettate all’attuale amministrazione. "E’ sotto gli occhi di tutti come Massa abbia subito negli ultimi tempi un degrado sociale ed economico. Ma qui si è assistito a risse fra partiti e alla spartizione clientelare delle cariche pubbliche. Le beghe interne hanno poi portato alla paralisi. Non è che con pochi interventi da ’spot’ o il rifacimento di una piazza si possa supplire all’assoluta mancanza di interventi strutturali, quali le mancate bonifiche, la mancata difesa della spiaggia, la non approvazione di strumenti programmatori indispensabili quali il piano dell’arenile, i Pabe, la regolamentazione delle partecipate, il piano acustico, quello del commercio e della viabilità. Insomma, i problemi sono tanti e noti, è il momento di trovare le soluzioni. Io e il Pri vogliamo provarci con idee chiare e impegno".

Luca Cecconi