Studenti della Taliercio a lezione nei moduli abitativi: la protesta arriva in consiglio comunale. A raccontare il proprio malcontento lunedì sera alla giunta è stata Erica Diddi, mamma di un bambino iscritto alla ‘Taliercio’ di Marina. Scuola che, ricordiamo, sarà abbattuta e ricostruita grazie ai fondi in arrivo dal Pnrr.
Una scelta che ha portato l’amministrazione a optare per la momentanea sistemazione delle classi all’interno di alcuni moduli abitativi, nel frattempo che i lavori alla scuola vengano ultimati. Scelta che non sembra aver riscontrato il favore di alcune famiglie e di parte dell’opposizione, che in consiglio comunale hanno voluto chiarimenti sulla scelta dei moduli abitativi. "Ho appreso con preoccupazione che a seguito della ricostruzione della scuola i nostri figli saranno parcheggiati in moduli abitativi – ha commentato Erica Diddi – e vorrei sapere perché si sia optato per questa drastica soluzione. Chiedo di sapere in che sede si sia deciso e deliberato questo ‘dictat’. Dato che tutto proviene dall’assegnazione dei fondi Pnrr richiesti dalla giunta precedente, già da qualche anno si sapeva della questione. Chiedo come saranno organizzati i laboratori della scuola e se i moduli abbiano i requisiti di sicurezza per ospitare dei bambini. Io non voglio il container per mio figlio".
Sulla questione è intervenuto con una lunga interrogazione anche il consigliere d’opposizione Simone Caffaz. Tra i chiarimenti richiesti: perché la soluzione di mandare i bambini nei container; dove collocare segreteria, coadiutori, laboratori, attività musicali e le ore di educazione fisica; se si siano valutate le conseguenze nel medio e lungo termine dello spostamento in ottica di iscritti e posti di lavoro. La sindaca ha difeso la propria scelta, annunciando poi la decisione, a seguito di un confronto con alcuni genitori, di posizionare i moduli abitativi nell’area dell’ex Mediterraneo previo parere positivo degli uffici tecnici, una volta terminate le valutazioni di fattibilità e sicurezza.
Inizialmente per ospitare le classi erano stati valutati il parcheggio lato monte di Imm o la ex Da Vinci di via Campo d’Appio, ma sull’edificio gravano dei lavori che dovranno partire al massimo nel 2025 per non perdere il finanziamento. "L’operazione ora reca disagio – ha risposto la sindaca – ma porterà un patrimonio al territorio. Stiamo recuperando spazi per laboratori, sale e per l’educazione fisica. I moduli non sono container puri ma strutture condizionate, coibentate e a norma antincendio, ben illuminate. Riteniamo sia una buona soluzione. L’area ex Mediterraneo ha una sua logica, perché mantiene la scuola a Marina est. La superficie è vasta e dobbiamo fare le opportune verifiche e presentare il progetto, coinvolgendo magari i ragazzi per un percorso per abbellire l’area".
Daniele Rosi