
Gli studenti del pullman precipitato Sono sotto choc, arriva la psicologa E i genitori vanno dall’avvocato
di Natalino Benacci
Gli studenti sopravvissuti alla caduta del bus nel precipizio faticano a liberarsi da quella morsa allo stomaco. Di notte spesso l’incubo riaffiora nella mente e il terrore ritorna. Guariti fisicamente, gli studenti di Zeri che 17 giorni fa sono precipitati nel vuoto con l’autobus uscito di strada mentre percorreva la strada provinciale 37 al ritorno a scuola, hanno iniziato le sedute con le psicologhe. Quelli che avevano riportato ferite e contusioni da ricovero erano 5, gli altri 11 erano stati dimessi al pronto soccorso. Ora sono tutti a casa. Anche il quindicenne di Rossano che era stato trasferito, con diversi traumi, prima a Cisanello e poi al Noa di Massa sino alle recenti dimissioni. Ma come cercano di uscire dal ricordo di quei terribili momenti in cui l’autobus è scivolato lungo la scarpata fermandosi 100 metri più sotto? Ne parliamo col sindaco Cristian Petacchi, che ha vissuto in prima persona le emozioni di una possibile tragedia ascoltando le grida della figlia a bordo del bus. "I ragazzi rimasti feriti sono tutti a casa da diversi giorni - dice - anche quello in condizioni più problematiche è stato dimesso la settimana scorsa. A qualcuno sono stati diagnosticati problemi che sul momento non erano emersi. I postumi dell’incidente continuano a manifestarsi su alcuni di loro ma possiamo dire che sono tutti in via di guarigione sotto questo aspetto. Dal punto di vista psichico invece i tempi saranno lunghi perché non sarà semplice valutare gli effetti dello choc. Abbiamo già convocato un incontro, giovedì, con due psicologhe in Comune al quale hanno partecipato tutti. Il racconto dell’incidente può far scoprire quanto il trauma abbia potuto segnare ogni ragazzo. Hanno fatto una prima chiacchierata e io ha parlato con le psicologhe: erano contente di questo primo approccio. Ora non è possibile valutare se ci saranno segni permanenti nell’intimo. Per fortuna ora la scuola è terminata e l’estate speriamo cancelli le ansie".
Sono in vista azioni legali; le famiglie i hanno affidato a un legale l’incarico di seguire la vicenda. Quasi tutti hanno aderito e l’avvocato ha presentato denuncia all’autorità giudiziaria. "Ci sono le indagini in corso e saranno stabilite le cause dell’incidente, anche per fare in modo che questi episodi non ricapitino. E’ stato un miracolo che non ci siano state vittime". La Provincia, competente sulla strada ha intenzione di sostituire i guardrail non più idonei? "La Provincia subito dopo il recupero del bus da parte dei vigili del fuoco ha collocato i new jersey per proteggere il tratto di strada dove si è verificato l’incidente. Io stesso ho chiesto venissero installati".