
Gli alberi: i cronisti di tutta la nostra storia
Il geografo, professor Canesi,ci ha spiegato il progetto di cui è promotore. Parliamo di “Rinverdi- Amo Marina” il cui scopo è la ripiantumazione degli alberi abbattuti dal downburst del 18 agosto 2022. Il termine downburst deriva da down, che significa basso, e burst, che significa scoppio, e si crea quando una colonna di aria fredda discende da una nube temporalesca e incontra l’aria calda. Eventi di questo genere sono causati dai cambiamenti climatici e si sviluppano in orizzontale e all’altezza del suolo, con i venti che superano i 93 Kmh per almeno 400 Km.
Come accennato sopra, questo downburst ha abbattuto e sradicato oltre mille piante. Il verde, ci ha spiegato il professor Canesi, è una vera infrastruttura, un servizio essenziale al pari dell’acquedotto, delle fognature, dei depuratori, delle strade, dei marciapiedi. Per fortuna la disponibilità degli spazi verdi urbani nelle grandi città del mondo è aumentata del 4,11% negli ultimi sedici anni e l’accessibilità agli spazi verdi urbani è aumentata del 7%, però non è ancora abbastanza. Infatti dovrebbe essere messa in atto la regola del 3 – 30 – 300 che consiste nella possibilità di vedere 3 alberi dalla finestra della propria abitazione, di avere il 30% di ogni quartiere occupato da una chioma arborea e di abitare al massimo a 300 mt da un parco o spazio verde di almeno un ettaro di estensione. Questa regola non è stata ideata da molto tempo; ma stiamo davvero provando a rispettarla? Ad oggi solo il comune danese di Frederiksberg sta tentando di metterla in atto, garantendo ad ogni persona la possibilità di poter vedere almeno un albero dalla finestra della propria abitazione. Il verde infatti fornisce dei servizi ecosistemici, tra cui filtraggio dell’aria, micro- regolazione del clima,riduzione dei rumori, drenaggio delle acque piovane e conservazione della biodiversità che portano ad un miglioramento della salute fisica e mentale.
Quali alberi scegliere da piantare vicino alla proprie case? Sono consigliati alberi maturi rispetto ad alberi giovani, perché un albero maturo rimuove gli inquinanti atmosferici 70 volte di più rispetto ad un albero giovane ed è opportuno piantare alberi caratteristici del luogo. Gli alberi, inoltre, fanno parte della storia del territorio, è importante quindi preservare gli iconemi, che sono i paesaggi interiori di ciascuno di noi, che siamo abituati a vedere e a riconoscere. Un aspetto che spesso ignoriamo è che gli alberi sono cronisti del clima, delle foreste e della nostra storia.